Sviluppo locale e nuova programmazione, parte il confronto del Gal con il territorio
di Redazione | 13/10/2023 | ATTUALITÀ
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L'incontro di Santa Teresa di Riva
Coinvolgere e far confrontare i diversi attori del territorio, sia pubblici che privati, e cittadini, al fine di individuare i fabbisogni, sostenerli nell’individuazione degli ambiti tematici, sulle potenzialità del territorio e nella selezione degli interventi, per elaborare una strategia il più possibile condivisa. Con questo obiettivo il Gal “Taormina Peloritani-Terre dei Miti e della Bellezza” ha avviato una serie di incontri di animazione e informazione territoriale, come occasione di confronto con gli attori locali e i portatori di interessi per ottenere un quadro completo dei bisogni e delle aspettative del territorio, sulla base del quale definire la strategia di sviluppo locale nella nuova programmazione Pac 2023-2027. Il Gal, con il presidente Domenico Ravidà e gli altri componenti come Francesco Romeo, Carlotta Previti, Beatrice Briguglio, Domenico Bongiorno, Angelo Parisi, Roberto Garufi, ha già fatto tappa nei comuni di Santa Teresa di Riva, Taormina, Sant’Alessio Siculo, Furci Siculo, Alì Terme, Roccafiorita, Pagliara, Mandanici, Itala, incontrando amministratori locali, associazioni, imprenditori, operatori economici, professionisti, insegnanti e cittadini che hanno offerto spunti interessanti interessati per aprire i tavoli tematici sugli ambiti previsti dalla strategia Pac 23-27, relativi ai settori del turismo, dell’infanzia e della sanità, ragionando sulle esigenze del territorio. A Taormina il sindaco Cateno De Luca ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita del Gal nell’anno 2009, con il Comune di Fiumedinisi primo capofila, ricordando gli importanti finanziamenti arrivati sul territorio grazie all’organismo che si appresta ad iniziare la sua terza programmazione e sull’importanza di concentrarsi su azioni che hanno un’incidenza concreta sul sistema socio-economico e imprenditoriale del territorio, evitando “libri dei sogni” che portano alla dispersione di risorse con il rischio di non raggiungere l’obiettivo fondamentale del Gruppo di azione locale, ossia lo sviluppo territoriale, dando priorità alle azioni che hanno una sola fonte di finanziamento.