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Svincoli A18: a rischio il progetto di S. Teresa, nuovi fondi per Alì Terme
di Gianluca Santisi | 14/01/2018 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 14/01/2018 | ATTUALITÀ
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Il tratto dove è previsto lo svincolo S. Teresa
Più Alì Terme che S. Teresa di Riva. Dopo le ultime riunioni che sono servite a fare il punto della situazione in tutta la provincia, l’impressione è che nella riviera jonica verrà realizzato, per il momento, soltanto un nuovo svincolo autostradale sull'A18 Messina-Catania. Troppo indietro appare infatti il livello progettazione dell’infrastruttura santateteresina, per la quale al momento esiste soltanto uno studio di fattibilità tecnica ed economica mentre si rimane in attesa del via libera da parte da parte del ministero competente. Una situazione di stand by che potrebbe rivelarsi fatale per l’opera: la realizzazione dello svincolo "S. Teresa-Valle d’Agrò" è stata prevista dal Masterplan della Città metropolitana di Messina con una spesa complessiva di 12 milioni di euro. Il problema è che si dovrebbe giungere alla firma del contratto di appalto entro il 31 dicembre del prossimo anno, obiettivo che appare difficile da raggiungere senza una concreta accelerazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Situazione completamente diversa per lo svincolo di Alì Terme. Il progetto è già stato approvato e dispone dei necessari pareri, in particolare della Valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente. Non solo, l’infrastruttura viaria risulta già inserita sia nel Piano regionale dei trasporti che in quello della Protezione civile, come via di fuga per le popolazioni della Valle del Nisi e dei Comuni di Itala e Scaletta, colpiti dall’alluvione nel 2009, oltre a poter consentire il decongestionamento dai mezzi pesanti di questi due comuni che non sono dotati di lungomare. Lo scoglio da superare è però rappresentato dai fondi necessari. L’opera costa 32 milioni di euro: 18 sono stati già stanziati e ne servono quindi altri 14. La soluzione concordata con i dirigenti del Consorzio per le autostrade siciliane e della Città Metropolitana di Messina sarà quella di convogliare sullo svincolo di Alì Terme fondi inizialmente previsti per altre opere. In prima battuta, saranno rimodulate le somme relative agli svincoli di Furnari e Gioiosa (indietro con la progettazione come quello di S. Teresa) e ad un intervento di manutenzione da un milione di euro, per un totale di 12milioni di euro. Senza dimenticare che se da Roma non arriveranno i segnali sperati per lo svincolo santateresino, proprio una parte di questi 12 milioni stanziati per l’opera potrebbe essere dirottati per copertura finanziaria del raccordo autostradale aliese. Se ne saprà di più tra un paio di settimane. Entro il 31 gennaio, infatti, verrà predisposta una relazione da parte della Città metropolitana che sarà inviata al Ministero per la Coesione territoriale. Da lì si capiranno gli indirizzi politici definitivi. “Sono molto fiducioso. La scelta di muoverci e utilizzare toni anche di una certa perentorietà è stata utile a sbloccare una situazione ferma da oltre un anno, nonostante i ripetuti solleciti della Città metropolitana nei confronti del Cas rimasti senza riscontro - commenta il sindaco di Fiumedinisi, Giovanni De Luca -. All’epoca dell’inserimento dei progetti nel Masterplan le somme furono stanziate in maniera parziale in quanto si contava sul fatto che le due opere erano già state inserite nell’APQ 2006 che assicurava l’altra parte di copertura finanziaria. Da quanto è emerso in via definitiva, però, l’APQ 2006 non ha più alcun effetto. Le risorse necessarie all’integrale copertura finanziaria degli svincoli, dunque, dovranno pervenire dalla necessaria rimodulazione degli interventi”.