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Svincoli A18: avanti tutta per Alì Terme, la Regione "stoppa" S. Teresa
di Andrea Rifatto | 01/07/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/07/2018 | ATTUALITÀ
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Il tavolo tecnico alla Città metropolitana
Alì Terme quasi al traguardo, S. Teresa stenta a partire. È la situazione per quanto riguarda le procedure di finanziamento e progettazione dei due svincoli jonici dell’autostrada A18 Messina-Catania, previsti nel Masterplan della Città metropolitana. Il punto è stato fatto nel corso di un tavolo tecnico a Palazzo dei Leoni, durante il quale le parti si sono confrontate in particolare sulla rimodulazione delle opere relative alla viabilità. Alla riunione hanno partecipato il sindaco metropolitano Cateno De Luca, il segretario generale Maria Angela Caponetti, il direttore generale del Consorzio per le autostrade siciliane Leonardo Santoro, i sindaci e i tecnici di vari Comuni del territorio metropolitano e i responsabili tecnici della Città metropolitana. L'incontro ha fatto il punto sulla situazione progettuale che investe la realizzazione degli svincoli di Alì Terme, Monforte San Giorgio, S. Teresa, Villafranca Tirrena, Furnari Portorosa e gli interventi sui cavalcavia della tratta Barcellona-Patti. Concentrandoci sulle due opere della zona jonica, per Alì Terme si registra uno stadio avanzato della fase progettuale e si punta al reperimento delle somme mancanti attraverso la rimodulazione dei finanziamenti attuali, un’operazione realizzabile con il trasferimento dei fondi attualmente attribuiti ad interventi non attuabili, quali quelli previsti per lo svincolo di Furnari Portorosa, progetto che è stato definitivamente bocciato dal Ministero delle Infrastrutture. In particolare appare necessario giungere al più presto alla cantierabilità delle opere che interesseranno lo svincolo aliese (al quale lo stesso Ministero ha attribuito priorità alta) rispetto a quelle relative allo svincolo di Monforte (priorità bassa). Considerato che la spesa prevista per i due svincoli ammonta a 58 milioni e che attualmente sono disponibili 33 milioni, la Città metropolitana ha ritenuto opportuno avviare le procedure relative ad Alì Terme (il cui costo sarà di 35 milioni) per poi attivare le procedure esecutive per lo svincolo di Monforte a seguito della rimodulazione del Masterplan che libererà 27 milioni di euro. Per Alì Terme il Ministero ha chiesto di riattivare la procedura per la Valutazione di impatto ambientale, perché quella redatta in precedenza è ormai scaduta. Ben diversa la situazione per lo svincolo di S. Teresa, dal costo di 12 milioni di euro. Durante il tavolo tecnico è emerso come il Dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti abbia segnalato che l’opera non è prevista nel Piano regionale dei trasporti e dunque dalla Regione è arrivato uno “stop” all’iter. Il sindaco metropolitano ha deciso di avviare le procedure per l’inserimento nel Piano e allo stesso tempo ha chiesto al Consorzio per le autostrade siciliane la disponibilità a redigere il progetto, visto che esiste solo uno studio di fattibilità. Il Cas si è detto pronto a bandire una gara di progettazione: dunque perderebbe di efficacia quel protocollo di intesa siglato a febbraio tra Comune di S. Teresa, Città metropolitana e Consorzio che delegava la progettazione all’Ente santateresino, che con delibera della Giunta comunale guidata dal sindaco Danilo Lo Giudice aveva giàdeciso di approvare un atto di indirizzo per la predisposizione del progetto, dando mandato all’Area Pianificazione e Gestione del Territorio di predisporre ogni atto istruttorio e gestionale per l’elaborazione del progetto L’obiettivo principale resta comunque uno: non provocare ulteriori allungamenti dei tempi amministrativi e appaltare i lavori entro il 31 dicembre 2019, pena la perdita della disponibilità delle risorse del Masterplan.