Svincoli di Santa Teresa e Alì Terme, il Governo taglia i fondi e addio ai finanziamenti
di Andrea Rifatto | 09/12/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/12/2024 | ATTUALITÀ
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Il progetto dello svincolo di Santa Teresa di Riva
Dieci anni di procedure, progettazioni, valutazioni, incarichi e annunci, ma adesso tutto rischia di svanire. Gli svincoli autostradali di Santa Teresa di Riva e Alì Terme sono rimasti senza finanziamenti e la loro realizzazione sembra sempre più lontana. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha infatti definanziato 79 progetti in tutta la Sicilia per un totale di 338,7 milioni di euro, coperti con le risorse del Fondo sviluppo e coesione 2024-2020, e tra i 12 della Città metropolitana di Messina (per un ammontare di 127,3 milioni) figurano anche le due opere infrastrutturali inserite per gli importi di 26 milioni 400mila euro (Santa Teresa di Riva) e 41 milioni 797mila 754 euro (Alì Terme). Il motivo? Non è stato rispettato il termine del 30 giugno 2023 per formalizzare l’obbligazione giuridicamente vincolante, cioè non sono stati siglati i contratti per appaltare la realizzazione delle opere. La delibera del Cipess mette la parola fine dopo le verifiche condotte sulla base dei dati presenti nel Sistema nazionale di monitoraggio e sulla base delle interlocuzioni integrative del Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri con le amministrazioni interessate, al cui termine sono stati identificati gli interventi da definanziare per mancato raggiungimento delle Ogv nelle scadenze di legge. Per il Comune di Santa Teresa di Riva, soggetto attuatore dell’opera sull’A18 Messina-Catania, una mazzata che rischia di annullare tutti gli sforzi degli ultimi dieci anni, visto che risale al 2014 il primo studio di fattibilità da 12 milioni di euro, poi inserito nel Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Messina, il cosiddetto Masterplan. Dal 2019 l’Amministrazione comunale ha iniziato ad avviare le procedure di progettazione dello svincolo autostradale e nel 2020 è stato siglato l’affidamento al raggruppamento temporaneo di professionisti Proger-Progin-Dinamica, per una spesa di 550mila 543 euro oltre Iva ed oneri, cifra integrata lo scorso aprile con altri 313mila 174 euro per ulteriori studi ed elaborati, in attesa del parere ambientale del Ministero non ancora rilasciato dopo l'istanza presentata nel 2021 e la risposta giunta lo scorso 30 settembre con la richiesta di integrazioni al Comune. Costi di progettazione e spese per incentivi a professionisti e tecnici, per circa un milione di euro, che non dovrebbero gravare sul bilancio comunale visto che sono stati accreditati, nella misura del 10% del costo dell’intervento, dalla Città metropolitana. Nel frattempo, nel 2022, è stato presentato il nuovo progetto definitivo, lievitato da 26,4 a 35,850 milioni di euro e dunque sarebbe stato necessario trovare altri 9,5 milioni di euro. Anche per lo svincolo di Alì Terme, dove soggetto attuatore è il Consorzio per le autostrade siciliane, il costo dell’opera è cresciuto e seppur le procedure sembrassero a buon punto bisognerà fare i conti adesso con la mancata copertura finanziaria. I sindaci, che nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente della Regione, Renato Schifani, confidano nella nuova programmazione comunitaria per rifinanziare le due opere: «Non essendo stata siglata l’obbligazione giuridicamente vincolante entro il termine, l’intervento slitterà nella prossima programmazione - sostiene il primo cittadino di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice - con la copertura tramite i fondi Poc». L’Amministrazione comunale, che porta avanti la procedura da dieci anni, rimane dunque fiduciosa che l’obiettivo sarà raggiunto. Per il momento il governo regionale ha recuperato solo 12 milioni di euro per dieci interventi, grazie all'inserimento nella nuova programmazione Fsc 2021/27 sottoscritta con il governo nazionale a maggio scorso. Per i due svincoli, dunque, servirà quasi un miracolo.