Svincolo A18 Santa Teresa, il Ministero chiede chiarimenti per la valutazione ambientale
di Andrea Rifatto | 05/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/10/2024 | ATTUALITÀ
1123 Lettori unici
Il progetto definitivo dell'opera
A tre anni dall’avvio della procedura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica batte un colpo nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale per la costruzione del nuovo autostradale Santa Teresa di Riva-Val d'Agrò dell’A18 Messina-Catania. In municipio, infatti, è giunta una richiesta di integrazione atti a seguito delle attività di analisi e valutazione della documentazione tecnica svolta finora, in quanto la Commissione tecnica di verifica ha rilevato la necessità di acquisire documentazione integrativa e chiarimenti al fine di procedere con le attività istruttorie di competenza. L’istanza del Comune era stata presentata il 6 ottobre 2021, il 23 giugno 2022 era stato chiesto il perfezionamento della documentazione e il 18 luglio dello stesso anno era stata avviata la fase di consultazione pubblica. Adesso la richiesta di integrazioni per verificare se il progetto possa avere potenziali impatti ambientali significativi. Un’opera da 26,4 milioni di euro, risorse che dovrebbero essere garantite dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Il Ministero ha rilevato criticità e chiesto chiarimenti per comprendere gli impatti, sia in fase di cantiere che in fase di utilizzo dell’opera, in 15 settori: Atmosfera, Uso del Suolo-Patrimonio agroalimentare, Geologia ed ambiente idrico, Acque superficiali e sotterranee, Biodiversità, Rumore, Popolazione e Salute umana, Paesaggio, Viabilità e Logistica, Impatti cumulativi, Decommissioning, Rischio di gravi incidenti o calamità, Misure preventive-Mitigazioni-Compensazioni, Gestione dei rifiuti da demolizione e terre e rocce da scavo e Monitoraggio. La Commissione ha rilevato, ad esempio, che lo svincolo occuperà un’area di 7,5 ettari di agrumeti e 0,5 ettari di uliveti e ha chiesto «uno studio agro-vegetazionale di dettaglio che censisca le essenze arboree esistenti ed interferenti con i lavori progettati, segnalando quelle di pregio con eventuale progetto di reimpianto e la lista delle specie da utilizzarsi nelle piantumazioni compensative-mitigative»; in tema di acqua, necessario «uno specifico piano di monitoraggio sulla soggiacenza della falda e un accurato monitoraggio della presenza di acqua nel sottosuolo». «Viste le peculiarità ambientali del territorio coinvolto - scrive il Mase - è necessario fornire dettagliata valutazione sulle ragionevoli alternative prese in considerazione, e quindi successivamente scartate. La scelta della migliore alternativa deve essere valutata sotto il profilo dell’impatto ambientale, relativamente alle singole tematiche ambientali e alle loro interazioni, attraverso metodologie scientifiche ripercorribili che consentano di descrivere e confrontare in termini qualitativi e quantitativi la sostenibilità di ogni altra proposta. È necessario analizzare anche le conseguenze che genererebbe l’alternativa zero in merito alla minore sicurezza che il mancato intervento in progetto genererebbe sulla popolazione in caso di calamità (tracciati di emergenza, allungamento dei tempi di intervento ecc..)». Tra le richieste avanzate al Comune anche quella di approfondire dal punto di vista geologico, idrogeologico e sismico le conoscenze dell’area deputata ad ospitare la nuova rotonda di piazza Mercato con l’esecuzione di specifiche prove geognostiche e redazione di relazione geologica, idrogeologica e sismica e anche di eseguire un accurato rilevamento dei colatori intercettati e descritti con maggior dettaglio, in modo che gli interventi in progetto non producano impatti sia sul piano idrologico sia su quello della qualità delle acque. Il Comune dovrà dovrà fornire riscontro e proprie controdeduzioni anche a osservazioni, pareri e richieste del pubblico e le integrazioni richieste dovranno essere fornite entro 30 giorni, con la possibilità di chiedere una motivata proroga che una volta concessa sospenderà il procedimento. In caso di mancata trasmissione della documentazione, invece, si procederà all’archiviazione della pratica per l’ottenimento della Valutazione di impatto ambientale.