Svincolo temporaneo a Itala, cresce il fronte del no: si oppongono condomìni e Pte-118
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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La rampa in ingresso è prevista a ridosso di abitazioni e 118
Arrivano altri no alla costruzione dello svincolo provvisorio sull’autostrada Messina-Catania a Itala, a servizio del cantiere per la costruzione della nuova linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo. Al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, nell’ambito della procedura di Valutazione impatto ambientale, oltre alle due osservazioni inviate da Rossella Freni, responsabile sicurezza della scuola dell’infanzia e primaria “Pietro Cuppari” e dai coniugi Francesco Freni e Birgit Ellen Ude, ne risultano pervenute altre classificate però come inviate dopo i termini. Tra queste quella con primo firmatario il dottor Biagio Micali, medico del presidio 118 di Itala, che svolge anche le funzioni di guardia medica (anche pediatrica) e Pte (Punto territoriale di Emergenza), sottoscritta da altri 15 medici e autisti-soccorritori: «La realizzazione dell'opera, a causa della contiguità della rampa di immissione sulla carreggiata autostradale in direzione Messina con i locali del presidio, renderà impossibile la nostra attività - scrivono - per una difficile e rischiosa gestione del servizio ambulanze, un difficile e pericoloso accesso per l’utenza al presidio, l’impossibilità di attività diagnostica completa per l’inquinamento acustico (anche la semplice misurazione della pressione arteriosa necessita di un ambiente non rumoroso ed ancor più l’auscultazione di un torace e dei toni/soffi cardiaci), l’esposizione di lavoratori e pazienti ad elevati e pericolosi livelli di inquinamento atmosferico con particolare rischio per soggetti affetti da patologie respiratorie». Osservazioni che si chiede vengano prese in considerazione «per evitare l'interruzione del servizio di continuità assistenziale». Contrarietà allo svincolo arriva anche dai condomìni “Traversa San Giacomo” e “Solemare” di via San Giacomo, che hanno inviato le delibere dell’e assemblee condominiali durante le quali è stata discussa la vicenda. «Il progetto non ha alcuna utilità e creerebbe solo problemi a tutte le abitazioni - scrivono i residenti - come polveri sottili, inquinamento acustico, vibrazioni allo stabile e in caso di pioggia l’acqua scenderebbe nella strada e soprattutto nel piano terra e in cantina. I pochi parcheggi di fronte allo stabile non ci sarebbero più e la strada rimarrebbe chiusa al traffico degli autoveicoli non di cantiere. Sul percorso delle rampe insistono le scuole dell’infanzia e primaria e altri fabbricati che sarebbero soggetti a subire il passaggio dei mezzi pesanti ad una distanza inferiore a 10 metri». Tra le osservazioni che risultano come inviate oltre i termini anche la delibera del Consiglio comunale aperto del 14 febbraio, durante la quale il sindaco Daniele Laudini ha ribadito l’importanza delle rampe provvisorie, anche ai fini di protezione civile e nei casi di emergenza, sulle quali verranno poste barriere antismog e antirumore, ricordando che nel 2026 verrà completato il nuovo plesso scolastico dove verranno trasferite tutte le attività, mentre il consigliere di minoranza Salvatore Di Ciuccio e diversi cittadini hanno manifestato contrarietà alla realizzazione degli allacci di cantiere ritenendo che siano dannosi per quel tratto di paese, vista anche la presenza di edifici pubblici e servizi sanitari.