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Taoarte, i dipendenti pronti ad azioni legali: “La Fondazione sarà illegittima”
di Redazione | 01/04/2015 | ATTUALITÀ
di Redazione | 01/04/2015 | ATTUALITÀ
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La protesta del giugno scorso al Teatro Antico
Rompono il silenzio i dipendenti di Taormina Arte, il cui futuro lavorativo è messo seriamente a rischio dalla concreta ipotesi di scioglimento del Comitato in seguito alla procedura avviata nei giorni scorsi dal commissario della Provincia di Messina, Filippo Romano. Dopo aver assistito al solito inutile balletto della politica, incapace di dare risposte sul futuro della storica kermesse, i dodici lavoratori hanno rotto gli indugi inviando un atto extragiudiziale al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, al presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, Antonino Dina, al presidente del Comitato e sindaco di Taormina, Eligio Giardina, al commissario Romano, al sindaco di Messina, Renato Accorinti, al presidente del Consiglio comunale di Messina, Emilia Barrile e a quello di Taormina, Antoni D’Aveni e per conoscenza al prefetto Stefano Trotta. I dipendenti, tutti a tempo indeteriminato, non percepiscono lo stipendio da oltre otto mesi. “Per il grande rispetto che abbiamo sempre avuto nei confronti di tutte le istituzioni – scrivono – abbiamo atteso, in silenzio e continuando a svolgere le nostre mansioni, il pagamento delle spettanze e, soprattutto, un minimo di garanzia di stabilità occupazionale, che, peraltro, è condizione necessaria per poter adeguatamente programmare le manifestazioni (in particolare “Filmfest” e “Taormina Arte”) da noi curate, con riconosciuti eccellenti risultati anche in termini di diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo". Ma la misura è ormai colma. “In questi ultimi giorni – continuano i dipendenti – abbiamo assistito, oltre che all’indecoroso comportamento di una parte della politica, soprattutto locale, allo svilupparsi di una serie di eventi che ci preoccupano e ci costringono a rompere il nostro rispettoso silenzio ed a denunciare pubblicamente quanto sta accadendo”. Il riferimento è al già citato atto di indirizzo del commissario Romano, emanato ai sensi dell'art. 8 dello Statuto, sulla fuoriuscita della Provincia dal Comitato e sul suo conseguente scioglimento. A ciò si aggiunge il fatto che la Finanziaria regionale, recentemente approvata, consentirebbe alla nascente Fondazione di non portarsi dietro il peso dei pregressi rapporti attivi e passivi del Comitato. “A seguito del prossimo scioglimento del Comitato – scrivono quindi i lavoratori – saremo certamente tutti licenziati e la Fondazione potrà svolgere la medesima attività procedendo a nuove assunzioni prescindendo dalla salvaguardia del nostro posto di lavoro”. I dipendenti si sono già attivati per la tutela dei loro diritti ma nel frattempo hanno intimato alle autorità in indirizzo il pagamento delle spettante pregresse, pari a circa 15mila euro ciascuno, chiedendo la garanzia della continuità lavorativa, anche attraverso adeguata ed inequivocabile previsione legislativa, con il soggetto che sostituirà il Comitato “Taormina Arte” nella gestione delle attività culturali a quest’ultimo demandate da oltre trent’anni. “L’eventuale sostituzione del Comitato TaoArte con altro ente con le medesime incombenze del primo – concludono – evidentemente al solo fine di elidere i debiti ed autorizzare nuove assunzioni anziché il riassorbimento di tutti noi, sarà contestata innanzi le competenti autorità giudiziarie perché illegittima e fonte di danno ingiusto nei nostri confronti”.