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TaoArte, Raneri: "Taormina è stufa di sentire promesse"
di Andrea Rifatto | 07/06/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/06/2014 | ATTUALITÀ
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Eugenio Raneri (foto blogtaormina.it)
Dopo il “cessato allarme” sul mancato finanziamento, da parte della Regione, del Festival internazionale del Cinema di Taormina, con l’impegno assunto dalla Giunta regionale, su sollecitazione del deputato messinese Giuseppe Picciolo (Dr), di stanziare 700mila euro per la prestigiosa kermesse cinematografica della Perla, (leggi qui l'articolo) arrivano le prime reazioni politiche da parte degli esponenti taorminesi. Il consigliere comunale Eugenio Raneri, dopo aver letto sulla nostra testata l’annuncio del capogruppo dei Democratici Riformisti che la Regione garantirà il proprio sostegno a TaoArte, ha diramato un comunicato stampa per dare il proprio punto di vista sulla vicenda, rivolgendosi ai protagonisti che in questi giorni si sono mossi per “salvare” la manifestazione taorminese.
“Onorevole – esordisce Raneri rivolto a Picciolo -, deve sapere che i taorminesi sono infastiditi, stanchi e stufi di leggere e sentire dichiarazioni riguardanti la città di Taormina, rilasciate sia dal presidente Crocetta che dagli assessori regionali, nonché dalla deputazione regionale e messinese in particolare, spesso anche all'interno dell'aula consiliare di Taormina, ma senza ottenere nulla di concreto. Ritengo sia giunta l’ora - prosegue il consigliere di Palazzo dei Giurati - che il Consiglio comunale di Taormina costituisca una Fondazione TaorminaArte, lasciando fuori la Regione Sicilia, l’ex Provincia ed il Comune di Messina”. Il consigliere di opposizione del gruppo “Insieme si può” incalza il deputato messinese per sapere con quale “treno” giungeranno a Taormina i 700mila euro promessi dal Governo regionale e su quale capitolo di bilancio verrà inserito lo stanziamento che permetterà l’emanazione del decreto di finanziamento, così come annunciato dallo stesso Picciolo. “Vista la dimenticanza nella redazione del Bilancio regionale - prosegue Eugenio Raneri - forse interessa prevedere o inserire qualche sezione speciale nel Filmfest di TaoArte o volete insegnarci qualche novella teoria di spending review sulla gestione del Festival del Cinema, magari con la nomina di qualche commissario di fede crocettiana? Come sarà possibile che il sindaco di Taormina ed il Comitato, vista l’imminenza del Festival Internazionale del Cinema, dei Nastri d’Argento e di altri importanti eventi, riusciranno ad assumere gli impegni finanziari ed avere le relative coperture?”
Raneri è in fiume in piena, e non risparmia una frecciata alla giunta del sindaco Eligio Giardina: “A qualche assessore comunale, pur ringraziandolo per l’attivo interessamento - scrive - sconsiglio caldamente fughe in avanti sull’argomento, raccomando, viceversa, di occuparsi delle sue competenze e non di quelle del Consiglio comunale”.
Il consigliere suggerisce poi un diverso modello di gestione del Teatro Antico della città del Centauro, assegnandone la gestione al Comune di Taormina e trasferendo le competenze in materia nuovamente al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, escludendo così l’assessorato regionale dei Beni Culturali e la Soprintendenza, per far sì che venga maggiormente promossa e favorita la crescita di un settore produttivo strategico, tale da poter contribuire alla ripresa economica del Paese e della città di Taormina.
“Non possumus, onorevole - conclude Eugenio Raneri rivolgendosi a Beppe Picciolo - siamo di Taormina ed apparteniamo alla città di Taormina”. Un categorico no, dunque, ad interferenze esterne in una vicenda che, secondo Raneri, deve essere discussa e risolta entro i confini di Taormina, evitando il susseguirsi di annunci e promesse.