Giovedì 21 Novembre 2024
Polizia locale di tutta Italia in campo per contestare il siluramento di Lo Presti


Taormina, 11 associazioni chiedono ispezione al Comune e indagine della Procura

di Andrea Rifatto | 13/09/2024 | ATTUALITÀ

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La soppressione del Corpo contestata da più parti

Un’ispezione amministrativa al Comune di Taormina per accertare l'emissione illegittima degli atti riorganizzativi di soppressione del Corpo di Polizia locale e i relativi potenziali danni economici derivanti all'ente a causa dell'illegittimo demansionamento del comandante Daniele Lo Presti. La richiesta arriva da undici associazioni di Polizia locale di tutta Italia, scese in campo per occuparsi di una vicenda ormai nota a livello nazionale. La lettera è stata inviata all’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina, alla prefetta Cosima Di Stani, al procuratore capo Antonio D’Amato e per conoscenza a sindaco, assessori, consiglieri e segretario generale del Comune. I firmatari chiedono di «intervenire urgentemente per ripristinare il sereno e legittimo svolgimento delle attività amministrative, dopo atti di riorganizzazione a nostro avviso illegittimi per palese violazione delle norme fondamentali statutarie del Comune». Le associazioni rilevano che la delibera di giunta con la quale è stato soppresso il Corpo di Polizia locale e istituito il Servizio dovesse essere sottoposta all'approvazione del Consiglio, trattandosi di fatto della modifica dello Statuto che all’art. 40 prevede il Corpo, e chiedono al sindaco De Luca di chiarire le sue dichiarazioni pubbliche su Lo Presti, accusato di non essere stato sollecito nell'effettuare i controlli a seguito delle segnalazioni ricevute, motivo per cui ha avviato un'indagine amministrativa interna.

«A tutt’oggi, dopo mesi, non conosciamo i risultati, né tantomeno risulta siano stati contestati addebiti nei confronti di nessun dipendente del Corpo di Polizia locale - scrivono i presidenti delle associazioni - salvo che procedere ad approvare atti illegittimi, con la motivazione che derivano da esigenze di natura economico-finanziaria per economizzare sulle spese del Comune». A sindaco e segretario generale viene quindi di chiesto di revocare tutti gli atti adottati e in particolare a De Luca, nella qualità di deputato regionale, di interrogare il presidente della Regione e chiedergli una verifica della legittimità degli atti emessi dall'Amministrazione di Taormina. Alla prefetta, invece, di «verificare la legittimità degli interventi della giunta comunale», mentre al procuratore capo «di avviare un'indagine per verificare se siano stati commessi eventuali reati di omissione, abusi e/o minacce a pubblico ufficiale».


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