“Taormina 20-28” boccia il piano 5.000 posti: "Una scelta miope che peggiorerà la città"
di Redazione | 24/08/2024 | ATTUALITÀ
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Traffico in tilt già attualmente
Anche la piattaforma “Taormina 20-28” critica duramente il piano proposto dall’Amministrazione comunale di Taormina, che prevede la creazione di 5.000 nuovi posti auto in città. Una decisione che per la nuova aggregazione politica solleva serie preoccupazioni sulla reale finalità dell’iniziativa. «La città è già al collasso, con parcheggi e strade saturi - viene evidenziato - e l’aggiunta di migliaia di posti auto, anche se creati fuori dal centro cittadino, non farà altro che incrementare il numero di visitatori di prossimità nei mesi in cui l’affluenza in città è già insostenibile. Questo peggiorerà ulteriormente la situazione, sacrificando la vivibilità dei cittadini e compromettendo l’esperienza dei turisti che scelgono di visitare e pernottare a Taormina. Ci chiediamo, dunque: quali benefici reali porteranno questi nuovi posti auto?». Il documento è firmato dal consigliere di minoranza Luca Manuli e da Elisa Aucello, Ruggero Felicini, Danilo La Monaca, Carlotta Papale, Marco Rao, Vittorio Sabato e Jacopo Sciglio, che ricordano come l’overtourism sia ormai una realtà che Taormina non può ignorare. «È ormai evidente che le scelte portate avanti da questa Amministrazione vanno esattamente nella direzione opposta rispetto ai principi di “turismo di qualità” e “slow tourism” - sottolineano - riteniamo che le azioni dell’Amministrazione dovrebbero invece mirare a ridurre il sovraffollamento nei mesi estivi, incentivando i flussi nei periodi di minore affluenza. Periodo nel quale i parcheggi già esistenti non sono saturi. L’obiettivo non deve essere quello di aumentare il numero di visitatori nel periodo di picco, ma di migliorare la loro esperienza e, soprattutto, di tutelare la qualità della vita dei residenti». Per “Taormina 20-28” si tratta di un piano miope che rischia di compromettere il futuro della città, orientato non a migliorare la qualità della vita o il turismo di qualità, bensì a incrementare il giro d’affari di Asm: «Temiamo che questa operazione possa essere solo il preludio ad ulteriori affidamenti diretti per consulenze e progetti vari - concludono - che poco hanno a che fare con l’interesse pubblico e molto con quello di pochi privilegiati».