Taormina, 200mila euro per la "nuova" Fondazione Mazzullo: "Sarà il braccio operativo"
di Andrea Rifatto | 14/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/01/2024 | ATTUALITÀ
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Per De Luca uno strumento per rilanciare il turismo
Parte con un tesoretto a disposizione la “Taormina in the world-Mazzullo Foundation”, creata dall’Amministrazione comunale modificando la Fondazione Mazzullo del 1981, dopo la rottura con Taormina Arte e la fuoriuscita divenuta ufficiale dall’1 gennaio. La Finanziaria regionale ha infatti riconosciuto per l'esercizio 2024 un contributo straordinario di 200mila euro, che permetterà alla fondazione di muovere i primi passi e attuare i piani che il governo cittadino ha in mente per il rilancio e la promozione di Taormina. Ulteriori fondi potrebbero arrivare dai versamenti che i privati che utilizzeranno il Teatro Antico per gli spettacoli dovranno versare al Comune, ossia il 50% di quanto pagheranno a titolo di canone concessorio al Parco archeologico, visto che la nuova norma regionale impone di destinare le somme per attività di rilevanza fondamentale. Dunque non solo una compensazione dei maggiori oneri sostenuti per garantire viabilità, decoro urbano, pulizia e costi del personale, ma anche un modo per incentivare le attività di promozione turistica effettuate mediante enti strumentali del Comune, come la “Taormina in the world-Mazzullo Foundation”. "Già all’indomani del mio insediamento avevo evidenziato che il rapporto e la posizione del Comune a rispetto alla Fondazione Taormina Arte andava rivisto - ricorda il sindaco Cateno De Luca - e fin dall’inizio ho ribadito la mia contrarietà ad insediarmi in un ente di cui la governance era a maggioranza della Regione. Ho ritenuto inaccettabile che Taormina continuasse ad essere ospite in casa propria rivendicando il ruolo di protagonismo che ci spetta, ecco perché riteniamo che la ‘Taormina in the World-Mazzullo Foundation’ rappresenti la chiave strategica per rilanciare un intero settore. Basta inutili carrozzoni, ingerenze da parte dei soliti noti e stipendifici ad hoc. Abbiamo uno strumento che rappresenterà il braccio operativo in grado di segnare una svolta decisiva e far dimenticare l’esperienza di Taormina Arte - aggiunge - che senz’altro avrà fatto tante cose belle ma che non ha avuto la lungimiranza di comprendere che mettere la città al centro poteva essere solo un valore aggiunto. Adesso voltiamo pagina e lavoriamo davvero per imprimere una marcia in più”. La nuova fondazione potrebbe occuparsi anche della gestione del Palazzo dei Congressi e di Palazzo Corvaja e prossimamente saranno scelti i beni da conferire.