Martedì 15 Ottobre 2024
Il consigliere Passalacqua accende i riflettori sul fenomeno e sulla tutela dei residenti


Taormina a rischio overtourism, allarme sovraffollamento: "Servono regole o sarà la fine"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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La via che conduce al Teatro Antico è una delle più affollate

«Se non si stabiliscono delle regole Taormina è destinata a rimanere vittima dell’overtourism e verrà massacrata». A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Marcello Passalacqua, capogruppo di “Noi, Taormina”, intervenuto nella discussione sulla gestione dei flussi dei visitatori in città. «Parlare di turismo a Taormina è come parlare del Padre Eterno ad un cattolico - ha esordito l’esponente di minoranza - e una delle parole chiave è overtourism, termine usato come il prezzemolo in cucina anche se tanta gente non ha capito cosa sia esattamente, perchè non è l’arrivo di un turismo di massa, a cui tanti si riferiscono, ma la sovralimentazione turistica di una località». Nell’esporre il tema del sovraffollamento di Taormina, Passalacqua è partito dalla tutela dei diritti dei residenti: «Qualunque turista che arriva in un luogo deve adattarsi e su questo non c’è dubbio - ha sostenuto - vero che è sacro, ma non è padrone di niente e non decide. Basta vedere cosa è successo recentemente ad Amalfi, dove è stato creato un decalogo comportamentale per il turista: questo andrebbe fatto anche a Taormina, perchè chi viene qui non è a casa propria, non può calpestare i diritti dei residenti ma deve osservare delle regole. Se il residente si deve sentire limitato nella propria vita da uno scriteriato flusso turistico c’è qualcosa che non va». Il consigliere ha citato alcuni casi come Barcellona dove i turisti sono chiamati “locuste”, Palma di Maiorca dove è stata organizzata una manifestazione dei residenti contro i turisti e la piccolissima Isola di Pasqua, che vive solo di turismo ed ha tenuto un referendum dove il 67% della popolazione si è dichiarato contro il ritorno dei turisti dopo il Covid: «Gli “abusi” dei turisti sui residenti e le limitazioni imposte spesso portano alla saturazione - ha proseguito il capogruppo - e succederà sempre in più località al mondo, l’intolleranza sarà sempre più marcata e l’overtourism un fenomeno epocale che diventerà sempre più critico in futuro. L’unico modo per contrastarlo è indirizzare il turismo con una politica seria, che eviti il mordi e fuggi, creando un turismo responsabile con un decalogo per far sentire l’ospite a casa sua, anche se rimane sempre ospite».

Marcello Passalacqua ammette come frenare l’avvento dei turisti a Taormina sarebbe utopistico pensarlo e folle crederlo, ma esorta a seguire altre strade: «Plaudo alla diminuzione di certi eventi al Teatro Antico ma bisogna creare poli museali per poter indirizzare un certo tipo di turismo - ha suggerito - una statistica del Touring Club Italiano ha evidenziato come il 59% dei turisti mondiali viaggia d’inverno e quindi è importante la destagionalizzazione per captare dei flussi che noi non conosciamo, quelli invernale, incentivati da prezzi più bassi e un caldo meno soffocante nei Paesi del Mediterraneo». A ciò va affiancata anche un’importante attività di tutela del territorio, a partire dalla lotta all’erosione costiera: «Non possiamo parlare di mare se tra 30-40 anni non avremo spiagge perchè spariranno - ha concluso Marcello Passalacqua - e non possiamo aspettare che la natura faccia il suo corso, l’erosione è un problema mondiale che altrove stanno affrontando seriamente: o ci tuteliamo oppure non possiamo lamentarci di ciò che accadrà».


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