Mercoledì 19 Febbraio 2025
La società chiedeva le somme per bollette idriche, l'ente ha preferito chiudere la contesa


Taormina, accordo tra Comune e Unipol: rimborsati oltre 51mila euro di tributi non dovuti

di Andrea Rifatto | 16/02/2025 | ATTUALITÀ

1685 Lettori unici

I fabbricati Unipol a Capo Taormina

Chiusa con un accordo la diatriba sul pagamento di tributi comunali tra il Comune di Taormina e la Unipol Investimenti Sgr Spa, che incassa un rimborso di 51mila 684 euro. Nel 2022 e nel 2024 la società aveva chiesto il rimborso di 77mila 287 euro per aver pagato fatture per contratti di fornitura idrica relativi a due utenze in fabbricati situati sulla Statale 114 a Capo Taormina, risultanti in disuso da oltre 15 anni, versamenti ritenuti indebiti considerato anche che un contatore era stato trovato chiuso e con un consumo idrico di 6,988 metri cubi, mentre il secondo non era stato rinvenuto in quanto disattivato nel 2019. Nel 2022 la richiesta di rimborso non era stata accolta perchè per il Comune l’importo era riferito a consumi del 2017 e dunque i versamenti erano motivati e giustificati e successivamente anche la Commissione straordinaria di liquidazione del dissesto ha inserito la richiesta della Unipol tra quelle non ammesse alla massa passiva, atto che la società ha impugnato con lo studio legale Spagnolo &Associati presentando il 29 ottobre un ricorso pendente al Tribunale Civile di Messina, con la prima udienza fissata per dopodomani. 

L’Ufficio Acquedotto ha chiesto all’Asm una verifica dei consumi ed è emerso che un contatore era stato distaccato nel 2019 con lettura di 8.329 metri cubi, mentre i consumi calcolati nella fattura del 2018 (indicata dal funzionario) erano solo stimati e non vi era una sola lettura reale in tutto il periodo di riferimento, e neanche successivamente, dalla quale poter desumere un consumo effettivo d’acqua. Il legale del Comune, l’avvocato Alessandro Franciò, ha confermato la fondatezza delle azioni di Unipol e ha suggerito di definire transattivamente i due contenziosi, cercando di ridurre l’esborso dell’Ente ed evitare la condanna alle spese di lite. Così è stato raggiunto l’accordo per l’importo di 51mila 684 euro, rimborsato dall’ente.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.