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Taormina, addio anche al finanziamento da 2 milioni per l’illuminazione pubblica
di Andrea Rifatto | 26/05/2016 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/05/2016 | ATTUALITÀ
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In città sono state installate lampade led (foto archivio)
Nuova mazzata dalla Regione siciliana per il Comune di Taormina. Dopo la revoca del finanziamento da 854mila euro per i lavori di efficientamento energetico della piscina comunale, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, la città del Centauro perde un altro importante contributo economico, assegnato nell’ambito dello stesso bando, per il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica tramite l’installazione di lampade led in alcune zone del centro e della frazione Trappitello. Ad andare in fumo ben 2 milioni 145mila euro che Palazzo dei Giurati aveva avuto assegnati dopo essersi piazzato in posizione utile nella graduatoria definitiva della categoria “Efficienza energetica, cogenerazione, gestione energetica” del Po Fesr 2007/2013, Asse 2 obiettivi operativi 2.11 e 2.1.2., pubblicata a maggio 2013, in seguito all’istanza di finanziamento e al progetto inoltrati alla Regione il 2 agosto 2010, contestualmente ai documenti per l’intervento relativo la piscina di contrada Bongiovanni. L’atto ufficiale che sancisce la perdita delle somme è stato firmato il 24 marzo scorso dal dirigente generale del Dipartimento dell’Energia, Pietro lo Monaco, che ha estromesso definitivamente l’intervento dalla graduatoria dei progetti ammissibili in seguto ai ritardi accumulati e agli errori procedurali commessi. Un iter costellato da un continuo botta e risposta tra Comune e Regione, così come è stato per la piscina comunale, partito ad agosto 2014 quando il Dipartimento dell’Energia riscontrava una prima anomalia tra il quadro economico riportato sulla scheda di valutazione del progetto e quello approvato dalla delibera di Giunta del 5 dicembre 2013. A novembre dello stesso anno la Regione comunicava al Comune di Taormina l’avvio dell’estromissione dalla graduatoria e invitava l’ente ad attivare procedure conformi al Codice degli appalti per sanare le irregolarità riscontrate nell’esame della pratica. In sostanza anche in questo caso l’Amministrazione comunale del sindaco Eligio Giardina aveva presentato un progetto senza garantire la necessaria copertura finanziaria: a fronte di un costo totale dell’opera di 2 milioni 750mila (di cui 2 milioni 198mila per lavori e 551mila 806 per somme a disposizione), il Comune poteva contare solo infatti sui 2 milioni 145mila di contributo regionale, mentre non era stata individuata la fonte di finanziamento per la restante parte. Da qui la necessità di inserire nell’operazione un partner privato, individuato poi nella Esco Artec Srl, che si è fatto carico della quota mancante per poter eseguire l’opera di rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione della Perla. Tra aprile e novembre 2015 la Regione ha dapprima confermato l’avvio del procedimento di revoca delle somme, poi ha valutato positivamente il Piano economico giudicandolo completo e conforme e il 2 novembre ha quindi concesso i 2 milioni 145mila euro obbligando il Comune di Taormina ad emettere il certificato di collaudo entro l’1 dicembre. L’atto è stato poi sottoposto al rilievo della Corte dei conti che ha riscontrato delle anomalie, alle quali Palazzo dei Giurati ha risposto con delle controdeduzioni che però il Dipartimento dell’Energia non ha ritenuto esaurienti e che hanno portato a gennaio di quest’anno all’avvio del procedimento di estromissione dalla graduatoria conclusosi il 24 marzo con la revoca definitiva delle somme. Due provvedimenti firmati dai funzionari lo stesso giorno (piscina e illuminazione pubblica) che fanno perdere al Comune di Taormina 3 milioni di euro in un solo colpo: situazione che adesso avrà certamente ripercussioni negative sulle già dissestate casse comunali, visto che i lavori sono stati eseguiti e bisognerà saldare comunque l’impresa anche senza le somme della Regione.