Taormina, al Cga il ricorso sul Palacongressi. Bolognari: "Sprecata una grande occasione"
di Andrea Rifatto | 14/10/2023 | ATTUALITÀ
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È atteso a giorni l’esito del ricorso di appello presentato al Cga di Palermo dal Comune di Taormina sulla revoca della gestione del Palazzo dei Congressi. I giudici della Prima Sezione hanno discusso in camera di consiglio il ricorso avanzato dai legali di Palazzo dei Giurati, gli avvocati Carmelo Moschella e Gaetano Callipo, contro la sentenza di primo grado emessa il 14 luglio dal Tar di Catania con la quale è stato accolto il ricorso della società Aditus, alla quale nei mesi scorsi è stato revocato l’affidamento in concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali e l’organizzazione di eventi al Palazzo dei Congressi. Al primo round il Tar ha stabilito che la gestione è stata revocata illegittimamente e i provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale sono nulli e la sentenza del Cga potrebbe arrivare nelle prossime ore. Proprio sul Palacongressi interviene l’ex sindaco ed ex consigliere di minoranza Mario Bolognari: “Leggo con stupore una incauta dichiarazione del sindaco di Taormina che sostiene di aver trovato il Palazzo dei Congressi ‘affittato a 40mila euro l’anno, quando secondo una perizia ne vale almeno dieci volte di più’ - esordisce - lo stupore nasce dalla superficialità con la quale si affrontano atti così complessi. Se il sindaco avesse avuto il tempo di leggere il bando di gara, avrebbe capito che non è stato posto in affitto il Palazzo dei Congressi di Taormina, ma è stata bandita la gestione dei servizi di organizzazione, promozione e captazione di congressi a livello internazionale. Tant’è che il valore dell’appalto supera i due milioni di euro. Se fosse stato come egli sostiene, l’affidamento sarebbe stato possibile senza gara. Accecato da una controversia con la ditta che ha vinto la gara - sostiene Bolognari - il sindaco ha buttato a mare un’occasione formidabile per trasformare questa struttura in un formidabile attrattore turistico. Un errore grave”.