Taormina, altro incarico per riscuotere i tributi: il Consiglio si divide sull'opportunità
di Andrea Rifatto | 01/08/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 01/08/2024 | ATTUALITÀ
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I consiglieri Corvaia e Manuli
Nuovo slancio alla riscossione coattiva delle entrate patrimoniali e tributarie del Comune di Taormina. Palazzo dei Giurati ha avviato l’iter per l’affidamento in concessione del servizio per un importo stimato di 857mila 173 euro per cinque anni, risultante dall’applicazione dell'aggio del 6% posto a base di gara e sul 20% della stima degli incassi derivanti dalla riscossione coattiva. Il Comune ha calcolato che tra Imu, Tari, servizio idrico, imposta di soggiorno, occupazione suolo e sanzioni stradali gli avvisi emessi al 31 dicembre 2023 ammontino a 17,1 milioni di euro, ai quali ha aggiunto l’importo presuntivo degli avvisi da emettere per il periodo 2024-2028, pari a 40,6 milioni, per un totale di 57,7 milioni di euro. La stima degli incassi (20%) è dunque di 11,5 milioni e l’aggio a base d’asta (6%) ammonta a 692mila 877 euro. Il tema è stato discusso in Consiglio comunale, in quanto è stato necessario aggiornare il programma triennale degli acquisti di beni e servizi inserendo altri 240mila euro l’anno per l’aggio da riconoscere alla società che verrà incaricata per la riscossione, con una delibera che ha incassato 10 voti favorevoli dalla maggioranza e 6 contrari dai gruppi di minoranza. “Un investimento importante ma non capiamo i motivi di questa decisione - ha detto il capogruppo di ‘Rinascimento Taormina’, Luca Manuli - impegniamo 1,2 milioni per cinque anni per recuperare somme dopo un anno in cui l’Amministrazione ha detto di aver fatto pagare gli evasori, anche con alcuni errori, e la scelta politica di impegnare altre risorse mi rende perplesso, anche perchè è stato detto che vi è solo un 15% della popolazione che evade e già è stato affidato a diverse ditte il supporto all’accertamento tributario. Una decisione che stride, anche perchè non abbiamo la reale contezza dei risultati prodotti dai soggetti incaricati e quante somme siano state recuperate dalla ditta esterna. Perchè questa continua caccia alle streghe? Tutti devono pagare ma non capiamo la necessità di un ulteriore impegno spesa. Siamo contrari - ha motivato - non perchè non ci siano principi giusti ma perchè tante somme sono state spese, tanti proclami fatti e dal punto di vista politico non vediamo risultati, le somme non sono state recuperate in modo ottimale”. L’assessore a Bilancio e Lotta all’evasione, Giuseppe Sterrantino, ha sottolineato il lavoro per creare le banche dati svolto dal Comune con la società esterna, al fine di superare le criticità, ammettendo errori nell’inviare avvisi di accertamento ma ricordando come molti utenti non avessero pagato: «Stiamo dando continuità per il periodo 2018-2022 all’incarico dato alla società precedente per gli anni 2016 e 2017 - ha replicato - non vogliamo vessare gli utenti ma permane il mancato pagamento degli avvisi di accertamento e a difesa dei cittadini che pagano è giusto che il Comune recuperi le somme”. Il vicecapogruppo di “Rinascimento Taormina”, Nunzio Corvaia, ha sostenuto come vi siano anni che rientrino nelle competenze della commissione straordinaria del dissesto e per i quali c’è la possibilità del ravvedimento operoso, ma per Sterrantino i termini del ravvedimento sono scaduti e l’Osl non ha più bisogno di disponibilità finanziaria: “Ciò non significa che l’evasione non vada contrastata - ha concluso - sono soldi della città che il Comune deve recuperare”.