Giovedì 21 Novembre 2024
Il Comune mette la parola fine all'affidamento Aditus. La seconda contestava la vittoria


Taormina, annullati gli atti per la gestione del Palacongressi. Il Tar respinge un ricorso

di Andrea Rifatto | 26/10/2023 | ATTUALITÀ

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Si attende adesso l'ultima sentenza del Cga

Nessuna deviazione del percorso intrapreso o ripensamento, anzi la ferma volontà di confermare quanto avviato. Il Comune di Taormina va fino in fondo sul Palazzo dei Congressi e archivia definitivamente l’iter adottato sul finire della scorsa legislatura per affidare ai privati i servizi di gestione dell’immobile. Il responsabile dell’Area Amministrativa, il segretario Giuseppe Bartorilla, ha infatti concluso il procedimento avviato il 12 settembre, dopo la determina del 12 giugno, confermando l’annullamento della procedura di aggiudicazione, del verbale di consegna e di tutti gli atti di gara per la concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali e di organizzazione degli eventi. Un vicenda finita nelle aule della giustizia amministrativa, ma che per l’Amministrazione comunale deve essere lasciata alle spalle. L’appalto era stato aggiudicato ad aprile al raggruppamento temporaneo di imprese Aditus Srl (capogruppo)-Momento Srl, ma a giugno Palazzo dei Giurati ha avviato l’iter di annullamento in autotutela di tutti gli atti e ha chiuso il Palacongressi per lavori di adeguamento sismico. Aditus ha impugnato i provvedimenti davanti al Tar, che ha accolto il ricorso e ha disposto l’annullamento degli atti comunali impugnati, con una sentenza appellata dal Comune al Cga, dove il giudizio è attualmente pendente dopo il rigetto avvenuto nei giorni scorsi della richiesta di sospensiva presentata dall’ente. Per l’Amministrazione, però, vi sono comunque “gravi ed insanabili violazioni di legge, autonome ed ulteriori rispetto alle ragioni indicate nella sentenza del Tar” e tali da “inficiare radicalmente l’intera procedura di gara e gli atti consequenziali di aggiudicazione e di consegna sotto riserva di legge”. Le società non hanno fatto pervenire osservazioni o documenti entro il termine assegnato e dunque Bartorilla ha chiuso il procedimento elencando le illegittimità accertate, riguardanti il valore della concessione, la sottostima del valore dell’importo a base di gara (canone annuo) e altre anomalie, evidenziando che “il rapporto concessorio, ove si instaurasse, comporterebbe una grave perdita economica in danno del Comune di Taormina, che in caso di permanente efficacia di tali atti risulterebbe leso sotto il profilo economico e patrimoniale in relazione al valore della concessione”. 

Al Tar ha presentato un ricorso anche la Interguest Società Consortile, rappresentata dall’avvocato Grazia Maria Tomarchio, contro il Comune (difeso dall’avvocato Carmelo Moschella), la Centrale di committenza Letojanni-Taormina-Castelmola-Mongiuffi Melia (non costituita in giudizio) e nei confronti di Aditus, difesa dagli avvocati Claudio Piacentini e Marta Mazzù e Momento (non costituita), chiedendo l’annullamento di tutti gli atti della gara alla quale si è piazzata seconda, contestando i punteggi attribuiti alla vincitrice (97,525) e che il progetto non sarebbe finanziariamente sostenibile dall’aggiudicataria, ritenendo che l’esatta assegnazione dei punti avrebbe sovvertito gli esiti dell’aggiudicazione. Ricorso che è stato ritenuto infondato e rigettato dal Tar, che ha evidenziato come il punteggio di Aditus, anche dopo l’accertamento di errori nell’assegnazione dei punteggi, rimane comunque superiore a quello della Interguest, che ha ottenuto 82,482 punti.


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