Taormina, aperti i bagni di San Pancrazio: un cantiere tra sequestro e... siluramento
di Andrea Rifatto | 19/08/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/08/2024 | ATTUALITÀ
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L'ingresso dei nuovi servizi igienici
La denuncia di un consigliere, il sequestro del cantiere, i lavori sospesi, lo scontro tra il sindaco e il comandante della Polizia locale, l’imbarazzo dell’Asm. E adesso l’apertura. Si chiude con il taglio del nastro inaugurale il caso dei bagni pubblici in piazza San Pancrazio a Taormina, esploso tre mesi fa dopo i sigilli apposti dalla Polizia locale per l’avvio delle opere in assenza dell’autorizzazione della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali e la mancata nomina di un archeologo, visto che la struttura ricade nel sito archeologico delle terme bizantine. Il sindaco Cateno De Luca e il presidente di Asm Giuseppe Campagna, insieme al rup dei lavori geom. Sebastiano Ravidà, amministratori comunali e rappresentanti della municipalizzata, hanno aperto al pubblico i servizi igienici chiusi da decenni, totalmente ristrutturati per ricavare cinque bagni (due per uomo, due per donna e uno per disabili con fasciatoio) con tornelli, telecamere, casse e ingressi automatizzati. La seconda struttura del genere in città, dopo quella attivata in piazza IX prole un anno fa, che rimarrà aperta dalle 9 alle 23.30, con ingresso al costo di 1 euro. «Nuovi servizi igienici che tornano in funzione dopo mezzo secolo di inattività - ha commentato Campagna - la denuncia ha causato una sospensione di oltre un mese, volevamo aprirli all’inizio dell’estate ma c’è voluto più del previsto anche per una burocrazia esagerata, nonostante si tratti di un intervento di esclusiva finalità pubblica senza scopi di lucro, ma è stato necessario incaricare quattro professionisti (un geometra, un ingegnere, un architetto e un archeologo) oltre la progettazione e ottenere sei autorizzazioni da Soprintendenza, Asp e Comune. Un iter caratterizzato da sei note, 18 mail di posta elettronica certificata, 20 mail di posta elettronica semplice e 11 passaggi sul portale della Soprintendenza: tutto ciò per un bagno per il quale all’inizio ci hanno pure denunciato, ma se non si mettono gli atti nell’ordine giusto si è passibili di denuncia, l’impresa all’interno non ha potuto svolgere subito tutte le lavorazioni fin quando non sono arrivate le autorizzazioni». Per De Luca «un punto strategico all’ingresso della città dove erano necessari altri bagni, vista anche la presenza della fermata degli autobus e la postazione dei taxi». I lavori di manutenzione straordinaria dei bagni in piazza San Pancrazio sono stati eseguiti da una ditta di Caltanissetta nell’ambito di un appalto da 136.497 euro oltre Iva per interventi anche al parcheggio terminal bus, Mazzarò e Porta Pasquale e sono stati sospesi il 24 maggio dalla Polizia locale, dopo una denuncia del consigliere di minoranza Nunzio Corvaia, con il sequestro del cantiere convalidato dalla Procura, che ha aperto un’indagine con un persona indagata, revocato il 30 maggio in quanto il 24 maggio (quando erano già stati apposti i sigilli) era stata rilasciata l'autorizzazione paesaggistica per la manutenzione straordinaria e per una diversa distribuzione interna dei bagni. Un sequestro che ha portato De Luca ad attaccare per “eccessiva solerzia” il comandante della Polizia locale Daniele Lo Presti, con il quale da allora il rapporto si è incrinato fino al siluramento annunciato nelle scorse settimane.