Taormina Arte, De Luca ignora le richieste del CdA e la Regione invia un commissario
di Andrea Rifatto | 08/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/09/2023 | ATTUALITÀ
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Il Cda aveva bocciato la proposta di modifica dello Statuto
“La Regione nomini un commissario, non firmo più atti di Taormina Arte”. Il sindaco Cateno De Luca, nella qualità di presidente, lo aveva annunciato a metà giugno in occasione del recesso unilaterale dalla Fondazione votato dal Consiglio comunale e da allora si è sottratto agli obblighi statutari, soprattutto quello di convocare il Consiglio di amministrazione. Una decisione che ha bloccato l’operato di Taoarte e impedito l’adozione di importanti passaggi deliberativi. Così a convocare la seduta del CdA, finalizzata alla trattazione e approvazione di atti obbligatori per legge, ci penserà un commissario ad acta nominato dall’assessora del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Elvira Amata. L’incarico è stato affidato a Marcello Giacone, dirigente del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, che cesserà dalle proprie funzioni alla data dell’avvenuto regolare insediamento della seduta del Consiglio di Amministrazione. La Regione ha ricordato nel decreto di nomina che la fuoriuscita del Comune dalla compagine fondativa avrà effetto dall'1 gennaio 2024 e che fino a quella data il presidente e legale rappresentante dell’Ente è il sindaco di Taormina. Già il 3 luglio il vicepresidente Sergio Bonomo e i componenti Marcello Muscolino e Gianandrea Agnoni hanno richiesto a De Luca la convocazione urgente del Consiglio, ma senza ottenere risposta; così il 22 agosto Bonomo ha scritto all’Assessorato chiedendo di valutare l'opportunità, in qualità di organo tutorio, di nominare un commissario, specificando che “la mancata deliberazione del CdA sulle questioni indicate e sulle ulteriori questioni da porre all’attenzione dell’organo di amministrazione, tra le quali l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025, la reiterata violazione delle norme statutarie da parte del sovrintendente e le notizie di stampa che hanno ‘evidenziato’ possibili profili di abusi e criticità da parte dell’organo gestionale, può determinare irrimediabili danni a carico dell’Ente”. Il Cda, infatti, dovrà affrontare tra i vari punti l’audizione della sovrintendente Ester Bonafede in ordine a presunte violazioni delle disposizioni statutarie, in particolare l’articolo che stabilisce come spetti al Cda approvare, su proposta del sovrintendente e con particolare attenzione ai vincoli di bilancio, i programmi dell’attività artistica accompagnati da proiezioni che ne dimostrino la compatibilità con i bilanci. A luglio, tra l’altro, il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) ha denunciato come la sovrintendente abbia aumentato arbitrariamente il suo compenso per circa 35.000 euro rispetto al contratto sottoscritto con la Fondazione. Il CdA dovrà discutere inoltre della ratifica della determina del 16 giugno con la quale De Luca ha risolto la convenzione di comodato gratuito tra Comune e Fondazione per la concessione dell’ex Pretura e la nomina di un legale per la difesa al Tar in relazione alla revoca dell’immobile; l’approvazione del bilancio di previsione; l’adozione del regolamento di contabilità e funzionamento amministrativo; la nomina del Comitato Tecnico Scientifico e l’attribuzione delle deleghe al vicepresidente.