Taormina Arte, nuova proroga per Sergio Bonomo come commissario straordinario
di Andrea Rifatto | 22/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/11/2024 | ATTUALITÀ
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Sergio Bonomo è stato vicepresidente
Nuova proroga per Sergio Bonomo come commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, nominato il 19 gennaio per la durata di sei mesi. Dopo quello di luglio per altri quattro mesi, è arrivato il secondo prolungamento dell’incarico firmato dall’assessora regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Elvira Amata, per ulteriori tre mesi e comunque non oltre la data di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ente. Il 10 giugno il Dipartimento regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha richiesto al commissario straordinario notizie “sull'attività intrapresa relativa alla revisione complessiva dello Statuto in conseguenza del recesso del Comune di Taormina dalla compagine fondativa” e l'11 novembre la Fondazione Taormina Arte Sicilia ha espresso alcune considerazioni di ordine interpretativo contrario circa l'opportunità di dovere intraprendere l'attività di revisione dello Statuto, in conseguenza della fuoriuscita dalla compagine fondativa dell'Amministrazione comunale della Perla. Così il 19 novembre è stato richiesto al Dipartimento il proprio avviso in ordine alle conclusioni espresse dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con la nota di una settimana prima e in attesa dell'acquisizione del parere dipartimentale, al fine di assicurare l'attuazione delle attività ordinarie e straordinarie della Fondazione e la programmazione delle iniziative istituzionali, l’assessora Amata ha siglato l’ulteriore proroga dell’incarico commissariale. Bonomo, che ricopriva la carica di vicepresidente, è stato scelto ad inizio anno mantenere continuità amministrativa fino all’insediamento dell'organo ordinario di amministrazione e già ad ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, decaduto dopo le dimissioni da componente di Gianandrea Agnoni, gli aveva attribuito tutte le funzioni che spettano al presidente, dopo la decisione del sindaco-presidente Cateno De Luca di far uscire il Comune di Taormina dall’organismo dopo la bocciatura della sua proposta di modificare lo Statuto che prevedeva cinque componenti del Cda con due rappresentanti del Comune, due della Regione e uno terzo in rappresentanza dei privati.