Domenica 02 Febbraio 2025
Stipendi più alti per sindaco (che non lo percepisce), assessori e vertici del Consiglio


Taormina, aumentate le indennità degli amministratori: De Luca mantiene la... "promessa"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Nel 2023 non era stato introdotto l'adeguamento

«Mi è giunta sul tavolo la proposta ma ho detto no, aumentare le indennità in un comune in dissesto è poco opportuno, quando usciremo da questa situazione le adegueremo». Era ottobre 2023 e a pronunciare queste parole era il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, allora in carica da quattro mesi. Adesso la “promessa” è stata mantenuta. Il default del Comune si è chiuso lo scorso ottobre e due giorni fa l’Area Amministrativa di Palazzo dei Giurati, con una determina firmata dal responsabile Giuseppe Bartorilla, ha approvato la rideterminazione delle indennità mensili lorde di sindaco, vicesindaco, assessori, presidente e vicepresidente del Consiglio comunale, applicando la legge regionale del 2022 che ha recepito quella statale dell’anno prima. Dall’1 gennaio di quest’anno lo stipendio del primo cittadino della città del Centauro passa da 3.067 a 4.140 euro, ma De Luca non lo percepisce poiché riceve già l’indennità da deputato regionale; l’indennità del vicesindaco (attualmente è Antonio Lo Monaco) cresce da 1.687 a 2.277 euro, quella degli assessori Giuseppe Sterrantino, Jonathan Sferra, Mario Quattrocchi e Alessandra Cullurà e del presidente del Consiglio Giuseppe Composto passa da 1.380 a 1.863 euro, mentre lo stipendio per il vicepresidente del Consiglio comunale, ruolo oggi ricoperto da Salvo Brocato, è stato reintrodotto lo scorso anno dalla Regione ed è pari a 1.117 euro (60% del presidente). Importi da dimezzare per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa. 

Un adeguamento non automatico, che scatta solo se deciso con un provvedimento, come la determina dirigenziale emanata dal Comune, nella quale viene infatti specificato che «la normativa esprime una facoltà e non un’obbligatorietà e pertanto l’adeguamento delle indennità spettanti agli amministratori non è riconducibile ad una mera attuazione di una disposizione di legge». Il gettone di presenza per i consiglieri comunali ammonta invece a 19,99 euro per ogni seduta. Gli adeguamenti delle indennità possono essere in parte coperti dalla Regione, che ha stanziato 7 milioni l’anno per il triennio 2024/2026, e Taormina può ottenere 20.859 euro per ciascun anno del triennio, inviando la richiesta di contributo. Nel 2023, in cambio del mancato incremento degli stipendi, De Luca aveva esonerato gli amministratori taorminesi dal versare a Sud chiama Nord la quota del 15% dell’indennità: adesso passerà a batter cassa?


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