Taormina, Badia Vecchia in vendita: "Decisione irragionevole da scongiurare per la città"
di Andrea Rifatto | 05/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/09/2023 | ATTUALITÀ
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L'immobile è stato valutato 6 milioni di euro
“Una scelta senza una base ragionata e fondata, visto che nella delibera non c’è alcuna spiegazione o motivazione se non la solita frase fatta che non dice nulla, ossia ‘l’Amministrazione ha ritenuto opportuno modificare”’. Arrivano critiche anche dall’ex sindaco di Taormina, Mario Bolognari, alla decisione dell’Amministrazione comunale di modificare il piano delle alienazioni dei beni comunali inserendo in elenco gli immobili ex “La Giara” e Badia Vecchia, approvando una delibera che dovrà approdare in Consiglio comunale, organo che ha il potere di effettuare questa variazione. “La Badia Vecchia è un bene monumentale di grande importanza, vincolato dallo Stato, la cui alienazione non può avvenire con un colpo di carta e senza un dibattito approfondito - rileva il consigliere di minoranza - a mio parere, a prescindere da qualsiasi ragionamento, non va toccato, anzi va tentato il suo recupero per un uso culturale pubblico, deciso dalla comunità taorminese”. Bolognari ricorda come il taorminese Salvatore Lo Re, recentemente scomparso, abbia dedicato cento pagine del suo studio sui palazzi storici di Taormina alla Badia Vecchia, valutata adesso dal Comune 6 milioni di euro: “Bastava leggerle per capire perché la alienazione del bene è da scongiurare - prosegue - la dichiarazione dell’assessore al Patrimonio, che ha spiegato che si tratta di una scelta ‘non per rimpinguare le casse’, lascia perplessi per la vacuità di orientamenti gestionali improvvisati e dilettanteschi. Lo stesso assessore si è poi completamente sbagliato attribuendo alla nostra Amministrazione il conferimento a Taormina Arte dell’ex Pretura, fatto sotto l’Amministrazione di Eligio Giardina. Tra l’altro, un conferimento che non è una vendita, ma una utilizzazione per finalità culturali”. Bolognari commenta anche l’inserimento nel Piano delle alienazioni dell’immobile ex “La Giara” e degli annessi uffici comunali, per un valore di 11 milioni di euro: “Il ragionamento è diverso, ma non meno grave - commenta l’esponente di opposizione - La Giara è un bene comune, per significato, storia e collocazione. La sua cancellazione dai beni in affitto aprirà un contenzioso milionario che non mi sembra il caso di aprire in questo momento. Chiedo all’Amministrazione di fermarsi a ragionare e aprire un confronto su cosa fare - conclude Mario Bolognari - a partire dalla scuola convitto-albergo di via Garipoli, che va alienato al più presto, non essendo assolutamente adattabile a polo scolastico, come pare pensi l’attuale Amministrazione”. La decisione di vendere il Palazzo Badia Vecchia sta sollevando critiche da più parti negli ambienti taorminesi: “La notizia dell'imposizione alla giunta, che non ha titolo, di alienare Badia Vecchia e altro immobile giunge a turbare le nostre certezze sull'opportunità della scelta fatta il 28 maggio - ha commentato Giuseppe Manuli, storico esponente del Partito repubblicano che alle elezioni amministrative ha sostenuto il sindaco Cateno De Luca - certo non solo questo fatto, altri avvenimenti più o meno opinabili inducono a riflessioni”.