Taormina, Badia Vecchia non sarà ceduta: allo studio soluzioni per gestirla e valorizzarla
di Andrea Rifatto | 11/12/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/12/2024 | ATTUALITÀ
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Il palazzo trecentesco con annesso giardino
La Badia Vecchia non sarà ceduta e rimarrà patrimonio della città di Taormina. Ad annunciarlo è il sindaco Cateno De Luca, confermando il passo indietro rispetto alla decisione assunta poco più di un anno fa quando il palazzo trecentesco è stato inserito nel Piano delle alienazioni immobiliari e valutato come alienabile per 6 milioni di euro. «Avevamo ipotizzato una strategia di valorizzazione per pagare i debiti, vista l’incertezza sull’uscita dal dissesto - ha spiegato il primo cittadino - ma oggi non abbiamo più certe necessità e non pensiamo alla cessione ma alla valorizzazione e co-gestione dell’immobile, che rimarrà in capo al Comune. Adesso siamo in un’altra fase rispetto allo scorso anno, dove non è necessario quest’altro sacrificio - ha aggiunto - io per primo non sono favorevole alle cessioni, tranne nei casi dove ha senso come per l’ex Giara e Ufficio tributi, che contiamo di vendere al Parco archeologico Naxos-Taormina per far realizzare la Scuola di Archeologia». Un annuncio accolto con soddisfazione da quanti si sono opposti dal primo momento alla vendita di Badia Vecchia: «È opportuno metterla al servizio dei cittadini e valorizzarla - ha commentato in aula il consigliere di opposizione Luca Manuli - può divenire una delle sedi della rete civica museale di Taormina». Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo politico “Progetto Ricostruzione Taormina”: «Siamo felici di apprendere che il sindaco ha annunciato negli ultimi giorni la volontà di non cedere Badia Vecchia e di puntare sulla valorizzazione del bene - afferma Elisa Aucello - una posizione che riflette quanto da noi sempre sostenuto. I beni culturali costituiscono un punto di forza della nostra città e pertanto devono essere valorizzati in ottica strategica. Adesso ci auspichiamo una modifica ufficiale dall’elenco dei beni alienabili e una conseguente progettualità per il Palazzo. Su quest’ultimo punto abbiamo più volte ribadito la necessità di una gestione sistemica per i nostri edifici storici - ricorda Aucello - mediante la creazione di una rete civica museale. L’intento principale è quello di garantire al nostro territorio un’offerta culturale di spessore, in grado di soddisfare i bisogni culturali del comprensorio e dei numerosi visitatori». Dunque, secondo Prt, Badia Vecchia potrebbe essere fattore trainante, insieme a Palazzo Corvaja e Palazzo Duchi di Santo Stefano, di un sistema volto a garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio di Taormina.