Sabato 23 Novembre 2024
Chiusa definitivamente la procedura, avviata nel 2018, dopo ricorsi e contenziosi


Taormina, cala il sipario su "La Giara": il Comune revoca gara e aggiudicazione

di Andrea Rifatto | 08/09/2024 | ATTUALITÀ

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Lo storico locale è di proprietà del Comune

Cala definitivamente il sipario sulla procedura di assegnazione in gestione dei locali de “La Giara”, discoteca-night, ristorante e bar di proprietà del Comune di Taormina. Dopo un articolato contenzioso, il responsabile dell’Area amministrativa-Affari generali, il segretario Giuseppe Bartorilla, ha siglato il provvedimento finale di annullamento, revoca e cessazione dell’efficacia di tutti gli atti della procedura di gara per la locazione dell’immobile di vico La Floresta e in particolare dell’avviso del 26 marzo 2018, di tutte le operazioni di gara e di ogni altro atto legato alla procedura. Con lo stesso provvedimento è stata esclusa la società “La Giara GT Srls” per difetto del requisiti di partecipazione alla gara (assenza di rapporti debitori, a qualsiasi titolo e/o di altri contenziosi nei confronti del Comune), vista l’accertata situazione debitoria del suo socio di maggioranza. La determinazione prodotta da Bartorilla chiude il procedimento avviato lo scorso 16 luglio, in quanto il Comune ha ravvisato gravi anomalie e violazioni di legge «tali da inficiare l’intera procedura di gara e da sconsigliare in via assoluta la prosecuzione per evitare l’ulteriore compromissione e l’aggravamento della lesione degli interessi pubblico comunale». Un percorso tortuoso iniziato con la prima aggiudicazione della gestione de “La Giara” all’operatore Salvatore Massimiliano Leonardo, che però non aveva tutti i requisiti richiesti e non poteva partecipare alla gara, seguita tra dicembre 2022 e gennaio 2023 dall’esclusione del vincitore e l’aggiudicazione alla società “La Giara Gt”, tra ricorsi al Tar di Catania e al Cga di Palermo (ancora pendente) fino alla sentenza del 2 maggio 2023 con la quale il Tar ha annullato l’aggiudicazione a “La Giara GT”. 

Per il Comune, però, tutta la procedura era viziata sin dall’inizio, innanzitutto per assenza di determinazione a contrarre «che ha di fatto consentito che la importante procedura di gara fosse avviata e proseguita in carenza di legittima predisposizione in merito alla adeguatezza degli elementi fondamentali della procedura e del contratto e dei relativi controlli rispetto alla tutela degli interessi pubblici». Tra le anomalie rilevate soprattutto quella sul canone di locazione, determinato sulla base di una valutazione risalente al 2014, che stimava il valore in 60 euro al metro quadrato, «frutto di sottostima in relazione alle caratteristiche ed all’importanza dell’immobile - evidenzia Bartorilla nel suo provvedimento - e oggetto in sede di bando di gara di una riduzione illegittima e non giustificata pari al 58% e di una successiva ulteriore riduzione del 10% disposta dalla giunta comunale nel 2017”, fino a 19,2 euro/mq con un canone annuo a base di gara di 177mila euro, mentre l’attuale Amministrazione comunale con perizia di stima del 24 maggio 2024 ha accertato un valore di 150 euro/mq, un canone mensile arrotondato di 87mila 800 euro e annuale di 1 milione 053mila 600 euro. Per il Comune, inoltre la società “La Giara GT Srls” ha un patrimonio sociale di un euro «certamente inadeguato rispetto all’importanza del rapporto contrattuale» e il socio di maggioranza Antonio Pennisi, che lo scorso luglio aveva annunciato una collaborazione con Flavio Briatore, non è in regola con il pagamento della Tari e dunque «la sussistenza di una condizione debitoria – di fatto schermata dalla costituzione di una società ad hoc - costituisce carenza del requisito previsto dal bando di gara in ordine all’assenza di rapporti debitori».


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