Taormina, cresce l'elenco dei gioielli di famiglia del Comune: beni per 307 milioni
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Il parcheggio Lumbi valutato 30,2 milioni
Un patrimonio che cresce, seppur di poco, e che rappresenta una cospicua dote a disposizione dell’ente. L’inventario dei beni immobili di proprietà del Comune di Taormina si amplia e contiene l’esteso patrimonio che l’Amministrazione comunale ha messo nero su bianco aggiornando l’elenco dei “gioielli di famiglia”, posseduti dall’antichità, donati oppure costruiti nel tempo, per un valore da capogiro che potrebbe rivelarsi utile per ricavare nuove risorse. In totale sono stati censiti al 31 dicembre scorso 191 beni per un valore complessivo di 307 milioni 508mila 829 euro, , tra palazzi, negozi, appartamenti, alloggi popolari, terreni e altre strutture, con un incremento di tre unità rispetto al 2023 e un aumento del valore pari a 1 milione 157mila 200 euro, visto che lo scorso anno il patrimonio ammontava a 306 milioni 350mila 829 euro. La giunta ha dato il via libera all’inventario su proposta del vicesindaco con delega al Patrimonio, Giuseppe Sterrantino, ritenendo che il documento rappresenti «uno strumento operativo per la determinazione della consistenza dei beni, intesi come risorse attive che necessitano di livelli di conoscenza sempre più approfonditi, finalizzati ad un adeguato mantenimento, all’innalzamento degli standard qualitativi, ad una piena ed ottimale fruizione da parte degli utenti e valorizzazione improntata all’efficienza, efficacia ed economicità”. Ma non solo. In un contesto di risorse scarse, in ragione della riduzione dei trasferimenti erariali e regionali, di vincoli rigidi imposti dal Patto di stabilità interno e di scarsa capacità di programmazione per le continue variazioni delle ultime normative, «il patrimonio dell’ente inizia ad essere considerato come una risorsa da valorizzare - evidenzia la giunta - che può generare valore-reddito e non solo un costo». Tra i nuovi beni inseriti figura l’immobile adibito a pensione, situato sulla Statale 114 a Spisone, donato dal prof. Salvatore Galeano con testamento olografo del 2022, redatto un anno prima della morte del docente di inglese, valutato adesso 650mila euro; inoltre nell’elenco son stati inseriti due sottosuoli in via Cuseni Diodoro-Siculo e in via Circonvallazione-salita Giafari, ad uso commerciale e privato ma indicati senza valore capitale approssimativo. Nella lista dei beni taorminesi spiccano immobili storici come Palazzo dei Giurati (sede del Comune) valutato 5 milioni di euro, Palazzo Corvaja 6,5 milioni, Palazzo Badia Vecchia 6 milioni, l’immobile ex La Giara e uffici comunali 11 milioni, Palazzo dei Congressi 24,1 milioni, la scuola Vittorino da Feltre 5,3 milioni, il cimitero del centro storico 7,5 milioni e quello di Trappitello 1,1 milioni, l’ex Capalc 22,7 milioni, la casa per anziani “Carlo Zuccaro” 3 milioni. E ancora i parcheggi Lumbi 30,2 milioni, Porta Catania 32,5 milioni e Porta Pasquale 18,5 milioni, lo stadio “Bacigalupo” 5,8 milioni, la piscina comunale 8,6 milioni, la villa comunale Trevelyan 20,7 milioni; il complesso sistema dell’acquedotto comunale è stato valutato 50 milioni di euro circa tra pozzi, serbatoi, edifici di sollevamento e condotte. Un patrimonio pubblico che l’Amministrazione ritiene valore essenziale per lo sviluppo economico e sociale della comunità locale.