Taormina, De Luca brinda con l'acqua del nuovo pozzo: "Pronto a utilizzarla subito"
di Andrea Rifatto | 28/08/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/08/2024 | ATTUALITÀ
1358 Lettori unici
De Luca e Campagna "brindano" con l'acqua del pozzo
Un pozzo realizzato in trenta giorni, che salverà la città dall’emergenza idrica evitando il rischio paventato dal Comune nelle scorse settimane di dover distribuire l’acqua a turnazione o con le autobotti. A Taormina si brinda con il prezioso liquido che arriva dalla falda acquifera intercettata in contrada Sifone, in territorio di Castelmola, dove è stato costruito un pozzo a seguito della drastica riduzione della sorgente, passata da oltre 24 litri al secondo di due anni fa a 4 litri al secondo. Il 25 luglio il sindaco Cateno De Luca ha emanato un’ordinanza urgente affidando ad Asm il compito di intercettare la falda acquifera allo scopo di recuperare almeno 20 litri/secondo da convogliare verso il serbatoio di Decima Bassa e adesso l’intervento si è concluso, al termine dei lavori costati circa 100mila euro tra trivellazione e installazione di elettropompa, quadro elettrico e tubazione. Al sindaco l’onore del primo zampillo e del successivo brindisi con il presidente di Asm, Giuseppe Campagna, con entrambi che hanno alzato i calici bevendo simbolicamente l’acqua del nuovo pozzo, seppur ancora si attendano gli esami sulla potabilità. «Il tema dell’approvvigionamento idrico è stato una priorità sin dal nostro insediamento - ha detto De Luca - ogni anno c’era una crisi idrica a Taormina per l’aumento delle presenza turistiche che fanno quintuplicare le necessità. Quest’anno l’acqua non è mancata perchè da subito abbiamo iniziato ad affrontare il tema con una serie di interventi di efficientamento e i risultati sono arrivati, a dimostrazione della buona amministrazione e dell’importanza della prevenzione». Al varo del nuovo pozzo anche l’ingegnere Vincenzo Indelicato, professionista esterno incaricato da Asm, che ha illustrato i dettagli della fonte di approvvigionamento: dopo il via libera al saggio geognostico arrivato l’1 agosto dal Genio civile, è stata effettuata una trivellazione dal diametro di 10 centimetri fino alla profondità di 126 metri e a 60 metri è stata individuata la falda; successivamente è stata installata la pompa di prelevamento a 100 metri circa, per una portata del pozzo fino a 25 litri al secondo. Prima di immettere l’acqua nel civico acquedotto bisognerà però aspettare le verifiche di potabilità da parte dell’Asp di Messina, che sono iniziate ieri in contraddittorio con il Comune e si concluderanno entro 30 giorni, ma potrebbe essere necessario attendere ulteriori 30 giorni per l’autorizzazione finale all’emungimento del Genio civile. De Luca, però, è pronto all’azione di forza: «Spero che non ci sia la necessità - ha annunciato - altrimenti farò un’altra ordinanza per immettere subito l’acqua nelle condotte. Il fabbisogno di Taormina è 60 litri al secondo in bassa stagione e 160 litri al secondo in alta stagione - ha ricordato poi il sindaco - quindi con 25 litri al secondo copriamo rispettivamente circa il 50% e 20% dei fabbisogni. Il Comune spende circa 1,2 milioni di euro per i costi energetici del sollevamento, oltre alle spese per l’acquisto dell’acqua da Siciliacque pari ad 1 milione di euro, dunque un totale 2,2 milioni di euro: questa operazione consente un risparmio di 1/5 sul costo generale, pari a 400mila euro l’anno. Mi chiedo quanto bisognerà attendere per immettere l’acqua nell’acquedotto - ha proseguito De Luca - e non capisco perchè nonostante l’emergenza idrica nessuno abbia pensato a ridurre i termini e le procedure». Chi non investirebbe 100mila euro una tantum per risparmiarne oltre 400mila euro annui? La cosa più indecente di questa storia è che già esisteva un pozzo a circa 6 metri lineari da quello che abbiamo realizzato - ha poi reso noto il sindaco - ma stiamo verificando le voci che circolano su questo vecchio pozzo: pare che sia stato realizzato abusivamente nel 2012 su input del palazzo municipale senza le prescritte autorizzazioni: spero che non sia vero! Se tutti a Taormina sapevano della disponibilità d'acqua in contrada Sifone perché non l’hanno prelevata prima costruendo altri pozzi o aumentando la portata di quello già esistente? Io non sono un rabdomante, ho preso altra acqua dove ho capito e mi hanno detto i tecnici che era possibile prenderla. Non ho fatto nulla di straordinario, ho semplicemente applicato i principi del buon padre di famiglia».