Taormina, De Luca tira dritto sulle partecipate: "Pd si scandalizza? Ha lasciato macerie"
di Andrea Rifatto | 03/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/03/2025 | ATTUALITÀ
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Società volute per controllare vari settori della città
La decisione è ormai assunta e ogni contestazione è respinta al mittente. Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, tira dritto verso la costituzione di quattro società partecipate, due delle quali ha stabilito dovranno essere create dalla Città metropolitana, anche se la materia è del Consiglio metropolitano che potrà deliberare solo dopo la sua costituzione a seguito delle elezioni del 27 aprile. E immediata è arrivata la replica al Partito democratico taorminese, che ha definito le partecipate strumenti di interesse solo per professionisti della politica a caccia di incarichi, poltrone ben retribuite e sistemi di gestione della spesa pubblica. «Non accettiamo lezioni da chi ha portato Taormina al dissesto e oggi si erge a censore della nostra amministrazione - risponde De Luca - il Pd, che negli anni ha lasciato macerie amministrative e gestionali, ora si scandalizza per l’istituzione di quattro nuove società partecipate che hanno un unico obiettivo: garantire efficienza efficacia economicità flessibilità e trasparenza nei servizi comunali. Il nostro modello amministrativo ha già dimostrato di funzionare a Messina, a Santa Teresa di Riva e a Fiumedinisi e continueremo su questa strada con determinazione». Una linea, adottata nel capoluogo nonostante l’annuncio nella campagna elettorale del 2018 di voler eliminare tutte le partecipate, bollate come bancomat della politica, ma non negli altri comuni dove anzi l’attuale sindaco di Taormina ha sempre preferito l’internalizzazione dei servizi come soluzione migliore per contenere la spesa. «Abbiamo ereditato una situazione disastrosa, con un Comune in dissesto e un patrimonio comunale neanche censito o catalogato - sostiene rispondendo ai Dem - in un anno e mezzo non solo abbiamo risanato le finanze dell’ente, ma abbiamo creato le condizioni per realizzare una struttura amministrativa innovativa che sarà presa a modello a livello nazionale. Un modello di buon governo che ha ottenuto riconoscimenti sia a livello nazionale che regionale». Poi l’invito alle forze politiche affinché «riconoscano i risultati raggiunti e, se capaci, adottino un approccio più costruttivo: anziché alimentare sterili contrapposizioni e limitarsi a critiche pretestuose, dovrebbero contribuire al miglioramento dei modelli amministrativi esistenti, con spirito di collaborazione e responsabilità». Le quattro partecipate previste da Cateno De Luca si occuperanno di gestione e riscossione diretta dei tributi «evitando di continuare a dipendere da società private a volte addirittura estere, mantenendo le risorse sul territorio e garantendo equità fiscale» e valorizzazione del patrimonio comunale «troppo a lungo dimenticato e gestito senza una visione strategica»: la proposta è di costituire entrambe con la Città metropolitana di Messina «per consentire anche ad altri comuni di poter usufruire dei servizi di questo innovativo modello». Poi altre due società comunali per gestire i servizi sociali, la riqualificazione del villaggio “Le Rocce” e la casa di riposo “Carlo Zuccaro” e la Fondazione "Taormina in the World" per valorizzare il brand della città a livello internazionale. «Il nostro è un progetto che parte da una visione complessiva - conclude Cateno De Luca - che mira a rendere Taormina un esempio di governance virtuosa e innovativa garantendo quella marcia in più che tutti i taorminesi attendevano da troppo tempo».