Taormina, dopo il caso condizionatore faro sulle Naumachie per proteggerle e valorizzarle
di Andrea Rifatto | 30/08/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/08/2024 | ATTUALITÀ
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Amministratori e tecnici nel sito romano
Il caso del condizionatore installato dentro il sito delle Naumachie di Taormina ha aperto il confronto per una migliore valorizzazione del sito di epoca romana. All’interno dell’area, situata nel centro storico della città, si è infatti tenuto un sopralluogo congiunto tra il Comune e la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Messina, con lo scopo di valutare le condizioni attuali e discutere le strategie di valorizzazione e conservazione del bene archeologico. Al confronto erano presenti il sindaco Cateno De Luca, il vicesindaco Antonino Lo Monaco, il responsabile dell'Area Urbanistica Massimo Puglisi, il responsabile del Suap Pippo Bucalo e il vicecomandante della Polizia Locale Giuseppe Cacopardo, mentre per le Belle Arti hanno preso parte al sopralluogo la soprintendente Mirella Vinci, il dirigente della Sezione per i beni archeologici Giuseppe Natoli e l’archeologa responsabile di zona Giuseppa Zavettieri. Durante il sopralluogo sono state effettuate verifiche approfondite riguardo le tubazioni di scarico delle acque, le condutture elettriche, la vegetazione invasiva, la presenza di impianti di condizionamento ed in generale tutti i manufatti che potrebbero impattare sulla conservazione del sito. Proprio il sindaco De Luca aveva denunciato pubblicamente la presenza di un potente motore esterno di un condizionatore “incastonato” tra le antiche mura dei resti del Gymnasium romano della città, annunciando che avrebbe informatole autorità competenti. «È incredibile vedere come si possa trattare con tale disprezzo un luogo di così grande valore storico e culturale - aveva detto il sindaco - non possiamo accettare che il nostro patrimonio venga trattato con tanta superficialità proprio da coloro che ne traggono i maggiori benefici, soprattutto economici». Poche ore dopo quel motore è sparito, probabilmente rimosso dal privato che lo aveva installato. Al termine dell’incontro alle Naumachie, Comune e Soprintendenza hanno discusso della possibilità di attuare un protocollo di intesa mirato a promuovere iniziative congiunte tra i due enti, coinvolgendo anche il Parco archeologico Naxos-Taormina, per preservare e valorizzare questo importante patrimonio storico, garantendo che ogni intervento attuato all’interno rispetti la sua integrità e ne esalti il valore culturale. L'Amministrazione comunale si è impegnata a lavorare a stretto contatto con gli Enti competenti per assicurare che il sito delle Naumachie non solo sia preservato ma anche adeguatamente valorizzato come merita. Riportate alla luce soltanto nel 1943, le Naumachie sono una lunga facciata di mattoni rossi di epoca romana, costituita da una monumentale successione di 18 nicchie maggiori intervallate da nicchie minori di forma rettangolare. Un prospetto di 122 metri di lunghezza per 5 di altezza. Diverse sono le ipotesi sul suo uso, ma di certo c'è che non servì alla rappresentazione di battaglie navali (contrariamente alla sua denominazione), mentre molto più probabilmente fu un Gymnasium, cioè un luogo dove fare esercizi di ginnastica.