Taormina, due ricorsi al Tar contro il Comune dopo la gara annullata per "La Giara"
di Andrea Rifatto | 16/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/10/2024 | ATTUALITÀ
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Lo storico locale è di proprietà del Comune
Si aprono nuovi contenziosi sulla gestione de “La Giara”, discoteca-night, ristorante e bar di proprietà del Comune di Taormina. Le società “La Giara GT Srls” e “Salvatore Massimiliano Leonardo” hanno infatti presentato due ricorsi al Tar di Catania contro Palazzo dei Giurati, finalizzati all’annullamento della determina dell’Area Amministrativa con la quale lo scorso 30 agosto è stato disposto l’annullamento, la revoca e la cessazione dell’efficacia di tutti gli atti della procedura per la locazione dell’immobile di vico La Floresta e in particolare dell’avviso del 26 marzo 2018, di tutte le operazioni di gara e di ogni altro atto correlato, con la contestuale esclusione della società “La Giara GT Srls” per difetto del requisiti di partecipazione alla gara (assenza di rapporti debitori, a qualsiasi titolo e/o di altri contenziosi nei confronti del Comune) per una accertata situazione debitoria del suo socio di maggioranza. “La Giara GT”, (difesa dagli avvocati Francesco Lo Re e Giovanni Mania) e “Salvatore Massimiliano Leonardo” (difeso dall’avv. Salvatore Trimboli) hanno depositato il ricorso con la contestuale istanza di fissazione dell’udienza, contestando punto per punto la legittimità del provvedimento adottato dal Comune, arrivato in chiusura del procedimento avviato lo scorso 16 luglio per gravi anomalie e violazioni di legge «tali da inficiare l’intera procedura di gara e da sconsigliare in via assoluta la prosecuzione per evitare l’ulteriore compromissione e l’aggravamento della lesione degli interessi pubblico comunale». Un percorso tortuoso iniziato con la prima aggiudicazione della gestione de “La Giara” a Salvatore Massimiliano Leonardo, che però secondo l’ente non aveva tutti i requisiti richiesti e non poteva partecipare alla gara, seguita tra dicembre 2022 e gennaio 2023 dall’esclusione del vincitore e l’aggiudicazione alla società “La Giara Gt”, tra ricorsi al Tar di Catania e al Cga di Palermo (ancora pendente) fino alla sentenza del 2 maggio 2023 con la quale il Tar ha annullato l’aggiudicazione a “La Giara GT”. Per il Comune, però, tutta la procedura era viziata sin dall’inizio, innanzitutto per assenza di determinazione a contrarre «che ha di fatto consentito che la importante procedura di gara fosse avviata e proseguita in carenza di legittima predisposizione in merito alla adeguatezza degli elementi fondamentali della procedura e del contratto e dei relativi controlli rispetto alla tutela degli interessi pubblici». A nulla sono valse le osservazioni presentate dalle ditte interessate, che secondo il municipio «non contengono specifiche contestazioni sulla sussistenza degli elementi di atto indicati nella comunicazione di avvio del procedimento, che risultano quindi definitivamente acclarati». Tra le anomalie rilevate soprattutto quella sul canone di locazione, determinato sulla base di una valutazione risalente al 2014, che stimava il valore in 60 euro al metro quadrato, «frutto di sottostima in relazione alle caratteristiche ed all’importanza dell’immobile e oggetto in sede di bando di gara di una riduzione illegittima e non giustificata pari al 58% e di una successiva ulteriore riduzione del 10%”, fino a 19,2 euro/mq con un canone annuo a base di gara di 177mila euro, mentre l’attuale Amministrazione ha accertato un valore di 150 euro/mq, un canone mensile arrotondato di 87mila 800 euro e annuale di 1 milione 053mila 600 euro.