Taormina e i locali aperti tutto l'anno, l'esempio di Erice e come affrontare la questione
di Andrea Rifatto | 20/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/01/2024 | ATTUALITÀ
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In bassa stagione poche presenze e molte chiusure
E se Taormina prendesse esempio da Erice per garantire l’apertura tutto l’anno degli esercizi pubblici? Nelle scorse settimane l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cateno De Luca ha iniziato ad affrontare la questione delle chiusure invernali durante la bassa stagione, emersa in particolare durante le festività di fine anno visto che molti locali, anche la notte di Natale, sono rimasti sbarrati nonostante la presenza di migliaia di persone. Il primo passo per studiare una soluzione lo ha compiuto la giunta, che su proposta dell’assessore al Turismo Jonathan Sferra ha dato mandato al segretario generale, Giuseppe Bartorilla, di acquisire un autorevole parere giuridico-legale, finalizzato a disciplinare meglio gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali presenti nel territorio di Taormina e l’espletamento del servizio taxi. Ma osservando quanto sta accadendo in altre realtà turistiche siciliane potrebbe essere adottato già un primo provvedimento, dopo un confronto con gli esercenti cittadini. Il Comune di Erice, infatti, ha emanato nei giorni scorsi un’ordinanza sindacale che stabilisce la programmazione dei turni di apertura obbligatoria dei pubblici esercizi per tutto il 2024, in modo che i turisti che giungono in cima al borgo medievale abbiano la certezza di trovare sempre bar e ristoranti aperti. Il provvedimento emanato dalla sindaca Daniela Toscano Pecorella riguarda gli esercizi di ristorazione (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie) e quelli per la somministrazione di bevande (bar, caffè, gelaterie, pasticcerie) ed è basato sull’ articolo 8 comma 5 della Legge 287/1991 sull'insediamento e sull'attività dei pubblici esercizi: una decisione nata dopo che l’Amministrazione del centro trapanese ha recepito le proteste dei numerosi turisti e residenti del centro storico, che lamentavano il disagio avvertito a causa del disservizio patito durante il periodo invernale per via della chiusura di tutti i bar e ristoranti, soprattutto nei mesi tra gennaio e marzo e a novembre. È nato così un confronto con le organizzazioni di categoria e si è arrivati arrivare ad un calendario condiviso, dove sono stati previsti nove turni dal 15 gennaio al 28 maggio e sei turni dal’1 settembre al 14 dicembre, con cinque-sei attività tra bar e ristoranti sempre aperte. Gli esercenti coinvolti hanno l’obbligo di rispettare l’ordinanza e di rendere noti i turni di apertura obbligatoria esponendoli almeno 20 giorni prima, di apposito cartello ben visibile, con la facoltà di effettuare un giorno di chiusura settimanale ad esclusione delle giornate di sabato e domenica e di rimanere aperti anche al di fuori del turno imposto. Per chi non dovesse rispettare i turni è prevista la sospensione dell’autorizzazione per un periodo non inferiore a dieci giorni a non superiore a venti, che ha inizio dal termine del turno non osservato, come stabilito dall’articolo 10 della Legge 287/1991. Per Taormina, che punta soprattutto sulla destagionalizzazione turistica con la promozione di eventi in bassa stagione, potrebbe essere una soluzione e l’intento dell’Amministrazione comunale è quello di far capire a tutti che rimanere aperti ha una convenienza.