Taormina e il buco dell'evasione fiscale: "Mancano 15 milioni l'anno, ecco la tax gap"
di Andrea Rifatto | 06/10/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/10/2023 | ATTUALITÀ
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De Luca e Sterrantino sono intervenuti in aula
“Lo studio ha confermato le mie perplessità iniziali: mancano all’appello oltre 15 milioni di euro di entrate annuali”. Ad annunciarlo il sindaco Cateno De Luca, che ha fornito i primi dati dell’attività di tax gap, la stima dell’evasione fiscale con la differenza tra le imposte effettivamente incassate e quelle che si incasserebbero in un regime di perfetto adempimento, condotta in questo primo scorcio di legislatura dall’Amministrazione comunale con la collaborazione degli Uffici finanziari diretti da Angela La Torre e dei consulenti esterni Roberto Cicala e Gianfranco Giunta. Secondo il primo cittadino, il 70-75% di valore dell’evasione dei tributi è concentrato sul 10-15% di grandi e ricchi contribuenti che non vogliono pagare, mentre l’80-85% dei taorminesi che versano regolarmente rappresentano il 20-25% del valore delle tasse: “Partiranno 15-20.000 avvisi per 20 milioni di euro solo sull’Imu, relativi agli ultimi cinque anni - ha annunciato De Luca - e stiamo correndo per non rischiare di far prescrivere un’annualità. Probabilmente arriveranno cartelle ‘pazze’, ma è meglio procedere con notifiche massive anzichè perdere introiti. Finora non abbiamo potuto tagliare l’acqua agli evasori del canone idrico perchè non erano mai state inviate diffide, ma presto sarà ridotta l’erogazione alle utenze domestiche, mentre per quelle non domestiche verrà chiusa e non vedo l’ora di farlo personalmente a chi non paga per scelta di vita”. Ad entrare nel dettaglio dello studio sulla perdita di gettito è stato il vicesindaco con delega a Bilancio e Contrasto all’evasione, Giuseppe Sterrantino: “È mancata negli anni un’attività seria e continua mirata al recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale - ha esordito - ma è stata posta in atto un’azione non coordinata e sporadica che non ha portato a importanti e significativi benefici, mentre ormai non si può non far leva sulle entrate tributarie proprie visto il taglio ai trasferimenti”. Sterrantino ha reso noto che sull’Imu è stato stimato un mancato introito di 4 milioni 850mila euro l’anno, pari a 24 milioni in cinque anni, importo al quale andrebbero applicate sanzioni al 30% (dunque altri 7 milioni circa) e interessi, per una previsione accertativa di 34 milioni: “Sulla base delle stime del gettito Imu dovremmo avere incassi tra 9,5 e 11,7 milioni l’anno - ha specificato Sterrantino - e al netto dei 5 milioni circa accertati ogni anno, ciò fa capire che la stima è plausibile e raggiungibile”. L’attività di tax gap è invece ancora agli inizi sulla Tari (tassa rifiuti) ed è stato avviato un primo accertamento sulla base del ruolo 2023, in particolare sulle utenze superiori a 3mila 500-4mila euro: su 35 analizzate riguardo ai pagamenti dal 2018 al 2022, è già emersa un’evasione di 1,5 milioni di euro. “In merito al canone idrico sono già partite 16 diffide per 188mila euro e a breve ne saranno inviate altre per 114mila - ha concluso il vicesindaco di Taormina - non avere una banca dati unica rappresenta un problema e stiamo lavorando per creare un solo sistema gestionale che consenta agli utenti di conoscere la propria posizione tributaria”.