Giovedì 21 Novembre 2024
Annunciata una strategia far tenere aperti locali e attività. Ma non sarà immediata


Taormina e le troppe chiusure invernali, la ricetta di De Luca: "Nuove politiche fiscali"

di Andrea Rifatto | 11/07/2024 | ATTUALITÀ

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Molte attività chiudono battenti in bassa stagione

La soluzione per evitare una città “fantasma” da novembre a marzo, con la chiusura di molti negozi ed esercizi pubblici, potrebbe passare da una politica fiscale dedicata per imprenditori e commercianti. Ad annunciarlo è il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, tornando su una questione che ha sollevato lo scorso dicembre, ossia le chiusure invernali durante la bassa stagione, emersa in particolare durante le festività di fine anno visto che molti locali, anche la notte di Natale, sono rimasti sbarrati nonostante la presenza di migliaia di persone. Da lì la scelta di acquisire un parere giuridico-legale, finalizzato a disciplinare meglio gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali presenti in città e l’espletamento del servizio taxi, concretizzatasi con l’affidamento di un incarico allo studio legale Tommasini e Associati di Messina per una spesa di 9mila 484 euro. Adesso il primo cittadino annuncia che la “cura” potrebbe arrivare intervenendo sulla tassazione locale. “Quelle delle chiusure da novembre a marzo, soprattutto nel centro storico, è una situazione che si protrae da decenni e che ritengo non tollerabile - spiega De Luca - abbiamo fatto fare gli approfondimenti del caso e l’unico modo per arrivare ad una strategia di destagionalizzazione complessiva, che consenta a chi chiude da novembre a marzo di rimanere aperto, è quella di usare la leva tributaria con incentivi e disincentivi. Fare tutto ciò significa avere i bilanci apposto e dunque è una strategia che potremo affrontare dal 2025 in avanti, quando avremo chiuso gli effetti del dissesto e quindi potremo cominciare a fare un ragionamento che da un punto di vista dei tributi locali e dell’occupazione dei suolo pubblico ci metta nelle condizioni di poter avere da parte di chi usufruisce della fase migliore e più redditizia dell’anno la garanzia di poter continuare a svolgere anche nel resto dell’anno il servizio per il cittadino a cui va garantito”. 

Una strategia che secondo quanto anticipato dal sindaco verrà impostata secondo quelle che sono le competenze del Comune, ossia agire sui tributi e le concessioni del suolo per creare le condizioni affinché diventi conveniente rimanere aperti, quantomeno anche con una turnazione: “Se ci si mette d’accordo in quei quattro mesi, dove a turno si allunga un mese in più e un mese in meno per cercare di avere ameno il 50% delle attività aperte in bassa stagione, si arriva anche a tutelare l’interesse pubblico e coloro che non possono spostarsi anche per usufruire di servizi e beni elementari per la vita quotidiana”. In realtà turistiche simili, come Erice, dopo un confronto con le organizzazioni di categoria è stata adottata un’ordinanza sindacale per stabilire la programmazione dei turni di apertura obbligatoria dei pubblici esercizi per tutto il 2024, in modo che i turisti abbiano la certezza di trovare sempre bar e ristoranti aperti. Un provvedimento basato sull’articolo 8 comma 5 della Legge 287/1991 sull'insediamento e sull'attività dei pubblici esercizi. Anche per Taormina, che punta soprattutto sulla destagionalizzazione turistica con la promozione di eventi in bassa stagione, potrebbe essere una soluzione accompagnata da incentivi per far sì che rimanere aperti abbia una convenienza.


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