Giovedì 21 Novembre 2024
Delimitata l'area nel centro storico: in Consiglio passa un'altra delibera per l'adesione


Taormina, ecco il borgo per entrare nel Club: l'Amministrazione ci crede, la minoranza no

di Andrea Rifatto | 09/02/2024 | ATTUALITÀ

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La perimetrazione decisa dall'Amministrazione

Un borgo dentro la città, o meglio all’interno del centro storico, per far entrare Taormina nel club dei Borghi più Belli d’Italia. L’Amministrazione comunale tira dritta verso questo obiettivo e in Consiglio comunale la maggioranza ha approvato la delibera proposta dal vicesindaco Giuseppe Sterrantino per fare un altro passo finalizzato ad aderire all’associazione condividendone lo Statuto e la Carta di qualità. Uno dei criteri eliminatori è avere una popolazione che nel borgo antico o nel centro storico non superi i 2.000 abitanti (nel Comune non si possono superare i 15.000) e Palazzo dei Giurati ha dunque perimetrato una porzione del centro abitato tra la circonvallazione e via Roma e tra Porta Catania e via Luigi Pirandello, il “fulcro” di Taormina dove ricadono i principali siti di interesse storico-culturale, dal Teatro antico al Duomo, passando per Palazzo Corvaja, Naumachie, Badia Vecchia, Palazzo Duchi di Santo Stefano, la villa comunale, la Torre dell’Orologio e altri. L’atto ha incassato nove voti favorevoli (assenti in maggioranza Antonella Gullotta e Luca Manuli), mentre la minoranza si è astenuta. “Taormina per il suo brand ha tutte le carte in regola per entrare nel club dei Borghi più Belli d’Italia - ha detto in aula il sindaco Cateno De Luca -  una certificazione di qualità utile anche per partecipare a bandi e accedere a premialità, come ad esempio quelle previste dalla norma regionale che ho fatto istituire io per i borghi finalizzata a sostenere la promozione turistica. Abbiamo la necessità di avere anche altre opportunità e ogni euro che si porta è utile”. 

Di parere diverso l’opposizione: “Il borgo deve avere edifici storici anteriori al 1939 (almeno il 70%, ndc) - ha detto la capogruppo Francesca Gullotta -  e tutti sappiamo che il centro di Taormina è stato ristrutturato nel secondo Dopoguerra: siete liberi di inoltrare l’istanza ma a nostro parere non ci sono i requisiti. E poi Taormina non è un borgo, basta conoscere la storia per sapere che era una città demaniale, libera da gravami feudali, una delle sedici città regie anticamente definita ‘urbis notabilis’ e sgravata anche dalle vessazioni fiscali. L’associazione è importante per valorizzare i piccoli borghi, ma Taormina non ha questa necessità, è una città internazionale conosciuta ovunque nel mondo, cosa dobbiamo promuovere? Questo non significa certamente che dobbiamo vivere sugli allori”. Per il capogruppo di maggioranza Claudio Giardina “una città turistica deve sempre sfruttare un’opportunità, se è un modo per reperire fondi ed entrate nei circuiti non ci possiamo permettere di perdere anche questa possibilità”. La delibera sarà inviata all’associazione unitamente ad una lettera di accompagnamento del sindaco in cui si descrivono le peculiarità del borgo e, nello stesso tempo, la richiesta ufficiale di visita di valutazione, che verrà inserita nella lista di attesa. Il Comitato scientifico redige annualmente l’elenco dei comuni da valutare sulla base delle esigenze di copertura regionale in base al numero di borghi presenti in ogni regione e alla data di ricezione della richiesta.


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