Taormina, ecco il finanziamento per Casa Grandmont: sette alloggi sociali e centro anziani
di Andrea Rifatto | 20/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/12/2023 | ATTUALITÀ
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L’edificio è abbandonato e utilizzato come deposito
Un progetto di social housing innovativo, lontano dai tradizionali interventi di edilizia economica e popolare destinati a famiglie con basso reddito, rivolto invece a nuclei che al contrario hanno un reddito medio-alto che non consente loro di accedere agli alloggi popolari. È ciò che sorgerà a Taormina all’interno di Casa Grandmont, lo storico edificio di via Fazello, grazie ad un accordo siglato negli anni scorsi tra il Comune e l’Istituto autonomo Case popolari di Messina. L’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, con il dirigente generale Salvatore Lizzio, ha firmato il decreto di finanziamento che assegna all’Iacp un contributo di 979mila 421 euro per la riqualificazione edilizia, il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione dell’immobile sito nel centro storico, dove è prevista la realizzazione di sette alloggi sociali e di un centro di aggregazione per gli anziani per attività di integrazione e socializzazione. I fondi arrivano grazie all’accordo di programma firmato il 9 febbraio 2022 e approvato il 22 febbraio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha previsto un impegno complessivo di 20,3 milioni di euro per interventi di riqualificazione urbana in Sicilia, tramite il riutilizzo di residui, economie e mancate assegnazioni rivenienti dai programmi statali Pruacs, Pnea e “20.00 abitazioni in affitto”, legati alla Legge 241/1990. Al momento sono state rinvenute economie derivanti dall’ex programma “20.000 alloggi in affitto” per un importo complessivo di 11 milioni 269mila 404 euro, a fronte dell’originaria previsione di 10 milioni 823mila 848 euro, e per Taormina sono stati destinati 979.421 euro rispetto all’importo inizialmente previsto di 1 milione 245mila 151 euro. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’ingegnere Giovanna La Rosa di Merì e approvato l’1 dicembre scorso dall’architetto Elena Caruso, responsabile del procedimento dell’Iacp di Messina, dopo l’ultimo aggiornamento che prevede una spesa di 773mila 697 euro per lavori e 205mila 724 euro per somme a disposizione. Grazie all’intervento Casa Grandmont, di proprietà del Comune, sarà rimessa in funzione e tornerà a vivere, dopo essere stata destinata nel tempo ad ospizio per anziani, poi negli Anni ’60 e ’70 ad ospedale e in seguito per asilo nido, uffici, centro informatico e sede consortile. Lo scopo dell’intervento è quello di promuovere l’integrazione sociale e di sviluppare relazioni tra gli abitanti e il centro storico circostante: i sette alloggi sono infatti destinati a giovani coppie, anziani soli e altre categorie di persone che, altrimenti, verrebbero espulse dal centro storico, ma che hanno la capacità di pagare regolarmente un canone calmierato. Nel tempo il centro storico e i quartieri limitrofi si sono svuotati, lasciando il posto ad attività commerciali e strutture ricettive più redditizie per i proprietari rispetto ai canoni di locazione che un soggetto privato potrebbe pagare. Le nuove generazioni, dunque, si sono spostate nelle frazioni e nelle periferie, in gran parte diventate zone dormitorio, e con questo intervento si punta a rivitalizzare il nucleo storico della città creando delle opportunità di rinnovo sociale ed urbano, recuperando allo stesso tempo un immobile comunale abbandonato.