Taormina, ecco l'elenco dei gioielli di famiglia del Comune: beni immobili per 306 milioni
di Andrea Rifatto | 07/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/03/2024 | ATTUALITÀ
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Nell'elenco molti palazzi storici
I gioielli di famiglia, posseduti dall’antichità, donati oppure costruiti nel tempo, per un valore da capogiro che potrebbe rivelarsi utile per ricavare nuove risorse. L’inventario dei beni immobili di proprietà del Comune di Taormina svela l’esteso patrimonio che il municipio ha in dote e che l’Amministrazione comunale ha messo nero su bianco aggiornando l’elenco come punto di partenza per una gestione virtuosa. In totale sono stati censiti 188 beni per un valore complessivo di 306 milioni 350mila 829 euro, tra palazzi, negozi, appartamenti, alloggi popolari, terreni e altre strutture. La giunta ha dato il via libera all’inventario su proposta del vicesindaco con delega al Patrimonio, Giuseppe Sterrantino, ritenendo che il documento rappresenti “uno strumento operativo per la determinazione della consistenza dei beni, intesi come risorse attive che necessitano di livelli di conoscenza sempre più approfonditi, finalizzati ad un adeguato mantenimento, all’innalzamento degli standard qualitativi, ad una piena ed ottimale fruizione da parte degli utenti e valorizzazione improntata all’efficienza, efficacia ed economicità”. Ma non solo. In un contesto di risorse scarse, in ragione della riduzione dei trasferimenti erariali e regionali, di vincoli rigidi imposti dal Patto di stabilità interno e di scarsa capacità di programmazione per le continue variazioni delle ultime normative, “il patrimonio dell’ente inizia ad essere considerato come una risorsa da valorizzare - evidenzia la giunta - che può generare valore-reddito e non solo un costo”. Nella lista dei beni taorminesi spiccano immobili storici come Palazzo dei Giurati (sede del Comune) valutato 5 milioni di euro, Palazzo Corvaja 6,5 milioni, Palazzo Badia Vecchia 6 milioni, l’immobile ex La Giara e uffici comunali 11 milioni, Palazzo dei Congressi 24,1 milioni, la scuola Vittorino da Feltre 5,3 milioni, il cimitero del centro storico 7,5 milioni e quello di Trappitello 1,1 milioni, l’ex Capalc 22,7 milioni, la casa per anziani “Carlo Zuccaro” 3 milioni. E ancora i parcheggi Lumbi 30,2 milioni, Porta Catania 32,5 milioni e Porta Pasquale 18,5 milioni, lo stadio “Bacigalupo” 5,8 milioni, la piscina comunale 8,6 milioni, la villa comunale Trevelyan 20,7 milioni; il complesso sistema dell’acquedotto comunale è stato valutato 50 milioni di euro circa tra pozzi, serbatoi, edifici di sollevamento e condotte. Un patrimonio pubblico che l’Amministrazione ritiene valore essenziale per lo sviluppo economico e sociale della comunità locale, sottolineando come “il pieno e soddisfacente utilizzo dei beni pubblici sia in grado di migliorare la qualità della vita della cittadinanza, di fornire occasioni a favore di iniziative imprenditoriali e una corretta e proficua gestione finanziaria ed economica da parte dell’ente, eliminando sprechi e razionalizzando gli impieghi”. Non tutti gli edifici sono però agibili e utilizzabili, per alcuni è prevista la vendita mentre per altri perfino la demolizione. Ma l’elenco dei gioielli è ritenuto utile anche per individuare facilmente quali mettere sul mercato per rimpinguare le casse e far dimenticare dissesti e difficoltà