Giovedì 21 Novembre 2024
Stop all'impianto, già disposto da Ansfisa per il mancato rispetto delle prescrizioni


Taormina, funivia chiusa dopo la denuncia della minoranza. Asm: "Abbiamo deciso noi"

di Andrea Rifatto | 11/05/2024 | ATTUALITÀ

1214 Lettori unici

L'impianto tra centro e Mazzarò

La funivia doveva essere chiusa per motivi di sicurezza, invece è rimasta in esercizio continuando a trasportare i passeggeri. È quanto hanno denunciato l’8 maggio i consiglieri di minoranza di Taormina, sollevando il caso sulla mancata adozione, da parte dei vertici tecnico-amministrativi dell’Azienda servizi municipalizzati, di quanto motivatamente e perentoriamente richiesto dall’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali, che il 29 aprile ha disposto la chiusura dell’impianto al pubblico esercizio e l’istituzione di un servizio di trasporto sostitutivo. Il motivo? Non era funzionante il sistema di messa a terra della fune e in attesa della comunicazione del direttore di esercizio in merito al suo ripristino e al successivo sopralluogo dovevano essere interrotte le corse delle cabine. “L’impianto funiviario è stato chiuso il 5 gennaio per manutenzione ordinaria - scrivono i consiglieri di opposizione Marcello Passalacqua, Nunzio Corvaia, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek e Maria Rita Sabato - e a quanto pare, viste le diverse comunicazioni inviate dell'Ansfisa, mai completati. Nonostante ciò, è stato riaperto il 29 marzo e dunque appare più che legittimo l’obbligo di denunciare e chiedere conto dell'operato di quanti sono investiti della responsabilità della gestione tecnica, operativa e amministrativa dell’impianto. Quanto avvenuto è gravissimo, in quanto riguarda il delicato ambito della prevenzione e della sicurezza degli utenti e del personale di servizio - aggiungo i consiglieri del gruppo ‘Noi, Taormina’ - e, come tale, dovrebbe obbligare il sindaco e il presidente del Consiglio comunale, forse ignari di quanto avvenuto, ad avviare un'indagine sull'operato del presidente dell'Asm Giuseppe Campagna, del direttore generale Giuseppe Bartorilla e del direttore di esercizio ing. Sergio Sottile”. 

Gli esponenti di minoranza, “constatato che ad oggi, nonostante il provvedimento di sospensione del pubblico servizio, la funivia risulta aperta e in attività”, hanno chiesto a presidente e direttore generale di Asm se sono a conoscenza del provvedimento e di fornire eventuali chiarimenti, inviando la loro nota per conoscenza a presidente del Consiglio e Ansfisa. Già il 14 aprile l’Agenzia per la Sicurezza aveva chiesto al direttore di esercizio un ulteriore e puntuale riscontro sulla risoluzione delle prescrizioni di tipo A imposte in sede di rilascio del nulla osta tecnico per la prosecuzione del pubblico esercizio dell'impianto, per le quali era stata già stato richiesto un primo riscontro il 3 aprile: con riferimento alla prescrizione legata al sistema di messa a terra della fune portante-traente, ai fini della protezione delle persone e dei beni, l’ingegnere Sottile ha risposto il 22 aprile affermando che “sono state acquistate le masse da inserire nelle pulegge, già spedite con il corriere, e verranno montate appena possibile dando comunicazione ad Ansfisa”. Apparecchiature consegnate lo stesso giorno e successivamente installate. Una settimana dopo Ansfisa ha però confermato la persistenza della violazione contestando anche il mancato riscontro alla richiesta della documentazione di monitoraggio dell'allineamento dei sostegni e i rapporti di ammissibilità delle funi e alla risoluzione delle prescrizioni di tipo B, per le quali i termini sono scaduti il 26 aprile.

Il 9 maggio è arrivata la chiusura della funivia. Uno stop alle corse, con l’attivazione dei bus sostitutivi, arrivato a 24 ore di distanza dalla denuncia del gruppo di minoranza. “La funivia è stata chiusa dopo la nostra denuncia” la conclusione tratta dai consiglieri di opposizione Marcello Passalacqua, Nunzio Corvaia, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek e Maria Rita Sabato. Poche ore dopo è intervenuto sulla questione il direttore generale di Asm, Giuseppe Bartorilla: “Questa azienda speciale ha prontamente ottemperato alle prescrizioni imposte da Ansfisa, fra cui spicca l'avvenuta regolarizzazione dell'impianto di messa a terra della fune, a distanza di numerosi anni. La perdurante apertura al pubblico dell'impianto funiviario ha avuto l'assenso formale da parte del direttore d'esercizio dell’azienda - ha sottolineato Bartorilla - profondo conoscitore dell'impianto medesimo, il quale ha formalmente accertato che il relativo servizio pubblico si stesse svolgendo in piena conformità a tutte le norme di sicurezza”. Ma allora perchè è stata chiusa la funivia, che rimarrà ferma fino a lunedì 13? “I vertici aziendali hanno deciso di sospendere temporaneamente l'attività dell'impianto funiviario poiché si rende necessario posizionare alcuni prismi sui piloni che sostengono la fune - ha spiegato il direttore generale - un adempimento mai effettuato che ha la finalità di porre in essere un apposito rilievo che consenta negli anni futuri di verificare con precisione scientifica eventuali movimentazioni dei piloni. Tutto ciò al fine di garantire al 100% la sicurezza dei cittadini”. Prismi che dovranno essere posizionati al vertice di ogni pilone, un intervento che non può essere effettuato con l’impianto in funzione. Un tempismo che per la minoranza consiliare rimane sospetto.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.