Taormina, il Comune è debitore con il Fisco: scattano le ganasce fiscali su alcuni veicoli
di Andrea Rifatto | 27/02/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/02/2024 | ATTUALITÀ
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Uno dei veicoli con il fermo amministrativo
C’è un debitore eccellente a Taormina, che non ha pagato delle somme ed è arrivato a farsi bloccare i beni, come accade agli evasori. Non è un ricco imprenditore che evade sfuggendo allo Stato o un contribuente fantasma che elude l’erario, ma un ente che dovrebbe dare il buon esempio rispettando obblighi e scadenze. Sì, è proprio il Comune, quel Palazzo che va a caccia dei contribuenti disonesti e che dovrebbe essere irreprensibile. Invece non tutti gli obblighi sono stati onorati nel corso degli anni e il municipio ha sul groppone cospicui debiti che hanno fatto scattare le procedure esecutive. Alcuni veicoli dell’ente, infatti, sono gravati dal fermo amministrativo, atto con il quale i concessionari della riscossione bloccano un bene mobile al fine di riscuotere i crediti: in caso di mancato pagamento della cartella esattoriale nei termini di legge, il concessionario della riscossione può infatti disporre il fermo dei veicoli intestati al debitore, tramite iscrizione del provvedimento nel Pubblico Registro Automobilistico. Ed è quanto accaduto al Comune di Taormina, dove risultano sottoposti a fermo amministrativo almeno tre veicoli, autocarri Piaggio Porter utilizzati per i servizi tecnico-manutentivi, con provvedimento dell’11 dicembre 2019 (fascicolo 2019/1290) di Riscossione Sicilia per un importo di 783mila 089 euro. A seguito dell'iscrizione del fermo il veicolo non può circolare fino a quando il debitore non salda il proprio debito e il concessionario della riscossione non provvede d’ufficio alla cancellazione del fermo. I mezzi sarebbero stati utilizzati fino a qualche settimana fa e poi bloccati quando è emerso il fermo amministrativo a loro carico. Il provvedimento potrebbe aver interessato anche alcuni motocicli, mentre altri sette mezzi tra vetture e furgoni risultano liberi da gravami. Il preavviso di fermo amministrativo era stato notificato il 3 settembre 2019 per l’importo totale di 1 milione 154mila 706 euro, tra imposte e interessi, ma la cartella non è stata pagata e dunque non estinta: diverse le tipologie di debiti a carico di Palazzo dei Giurati, a partire dal 2011 e relativi a Inail, imposta di registro, addizionale Irpef e altri obblighi non rispettati che hanno fatto lievitare gli importi tra sanzioni e interessi. Una vicenda in cui il municipio non dà certamente un buon esempio. “Si tratta di debiti non pagati derivanti dagli anni 2013-14 e precedenti, di competenza della Commissione straordinaria di liquidazione - afferma il vicesindaco Giuseppe Sterrantino - nonostante l’Osl abbia scritto all’Agenzia delle Entrate-Riscossione chiedendo di insinuarsi nella massa passiva purtroppo non hanno fatto nulla, per cui l’Agenzia ha notificato il fermo amministrativo, fatto non imputabile alla nostra gestione. Quando l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca porterà fuori dal dissesto il Comune di Taormina, risolverà anche questa grave criticità derivante dalla cattiva gestione amministrativa del passato”. La mancata disponibilità dei tre autocarri provocherà difficoltà nell’espletamento dei servizi e i tempi per “liberarli” non saranno brevi: dunque bisognerà trovare altre soluzioni.