Taormina, il Pd bacchetta De Luca e rivendica i risultati di Bolognari: "Passate ai fatti"
di Andrea Rifatto | 17/11/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/11/2023 | ATTUALITÀ
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Amministrazione invitata a riconoscere i meriti del passato
I rumors su possibili alleanze a livello regionale tra il Partito democratico e Sud chiama Nord, dopo i messaggi lanciati da Cateno De Luca sul fronte unico “anti-centrodestra” in Sicilia composto da Sud chiama Nord, Pd e M5S, spingono i Dem taorminesi a sottolineare le contraddizioni alla base del ragionamento e allo stesso tempo rivendicare i risultati della sindacatura di Mario Bolognari. “Sud chiama Nord è oggi arenato a fenomeno tipicamente messinese e per di più jonico - evidenzia il Circolo guidato da Filippo Patanè - e se intende crescere per più ampi progetti è costretto a tessere rapporti con altri partiti. Per farlo deve rinnegare sé stesso e trovare un motivo per giustificare che i vecchi nemici diventino i nuovi amici. Continuare a dire che è colpa degli altri, soprattutto degli avversari storici del Pd messinese, non è una buona strategia, anche perché dopo 20 anni di amministrazione sui territori e quattro legislature a Palermo, anche per Sud chiama Nord è tempo di bilanci”. Il partito si concentra sulla città evidenziando che “insieme alle altre forze politiche allora partecipi della coalizione civica, il contributo del Pd a Taormina è stato determinante nel tracciare un percorso di risanamento che oggi altri trovano ‘bello e fatto’”. A partire dalla dichiarazione di dissesto, dopo aver preso atto “dell’insostenibilità di un piano di riequilibrio più volte riproposto nel tempo che di fatto ha lasciato il comune ‘attaccato alle macchine’ per anni”, ritenuta “momento inevitabile per ripartire” e “paternità della visione e senso del dovere di una parte responsabile della politica taorminese, che non si è nascosta dietro al dito”, mentre “ora si spende per incarichi e inaugurazioni”. Il sindaco De Luca ha esaltato l’approvazione in giunta in tempi record del bilancio di previsione 2024-2026, che per il Pd “è stata possibile grazie all’approvazione del precedente documento a maggio, per la prima volta nei termini dopo anni e prima della scadenza elettorale, un gesto di serietà verso l’Amministrazione, chiunque ne fosse divenuto il capo, mentre ora si annunciano miracoli”. Tra i risultati rivendicati dai democratici anche l’approvazione di dieci bilanci di Asm e la sua rimessione in perfetto ordine e funzionamento, “mentre ora si parla di Spa con quattro direttori generali” e l’affidamento della riscossione dei crediti tributari ad una società terza “con il contributo storico del compianto Alfredo Ferraro, allora assessore al Bilancio, che oggi consente di ritenere chiuso il dissesto per almeno tre quarti delle somme necessarie. Ora si vanta la riuscita di numeri importanti”. Come patrimonio comune che altri sono chiamati a realizzare viene definita la programmazione di progetti per importanti opere, tra tutte scuola dell’infanzia a Trappitello e Taormina, scuola primaria e lungomare a Mazzeo, nuova illuminazione dei campi da tennis. “Pertanto non c’è motivo di fare campagna elettorale permanente parlando di sfasci che non ci sono - conclude il Pd di Taormina - visto che l’attuale Amministrazione sta semplicemente camminando sul velluto del lavoro sporco fatto da altri. Si riconosca il merito e basta. Quella parte della coalizione del 2018 che oggi siede tra i banchi della maggioranza potrà confermare. Meno annunci e più fatti, perché ad oggi di farina della nuova Amministrazione se ne vede poca. Quanto alle alleanze regionali, come per i matrimoni, bisogna essere in due”.