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Taormina, il Tar sospende la revoca dei finanziamenti per l’efficienza energetica
di Andrea Rifatto | 06/10/2016 | ATTUALITÀ
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La piscina comunale di Taormina
La Quarta Sezione del Tar di Catania ha sospeso i due decreti di revoca di finanziamento emessi il 24 marzo scorso dall’assessorato regionale dell'Energia con i quali sono stati estromessi dalla graduatoria definitiva del Po Fesr 2007/2013 due progetti di efficienza energetica per il rifacimento della caldaia della piscina comunale (850mila euro) e dell’impianto di illuminazione pubblica (2 mln 145mila). I giudici hanno accolto in parte il ricorso presentato dal Comune con l’avv. Pietro De Luca, con il quale si chiedeva anche l’annullamento degli atti firmati dalla Regione, e hanno ordinato all’Amministrazione e all’assessorato di fornire, entro 20 giorni, la documentazione dalla quale possano evincersi le date di inizio e conclusione dei lavori per i quali nel 2014 erano stati concessi i finanziamenti, “nonché di una circostanziata relazione circa il rapporto fra tempistica dei lavori eseguiti e tempistica dei procedimenti di annullamento dei decreti di concessione dei contributi prima e della estromissione del Comune dalla graduatoria poi, in tutte le sue articolazioni, sin dall’invio del relativo avviso”. Per un ulteriore esame dei ricorsi proposti dal Comune di Taormina, i giudici amministrativi hanno fissato per il 3 novembre una nuova Camera di consiglio. I due finanziamenti, concessi nel 2015 in seguito alla partecipazione all’Avviso pubblico del 9 dicembre 2009 denominato “Bando per la concessione delle agevolazioni agli enti locali e altri soggetti per azioni di sostegno alla produzione pubblica di energia da fonti rinnovabili, all’incremento dell’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni climalteranti”, in attuazione del Po Fesr 2007/2013, Asse 2 obiettivi operativi 2.11 e 2.1.2., erano stati revocati perché il Comune aveva presentato i progetti senza garantire la necessaria copertura finanziaria. Solo successivamente, l’Amministrazione aveva individuato dei partner privati riuscendo a reperire le somme necessarie ma secondo la Regione la realizzazione dei progetti non risultava compatibile con i termini di utilizzo e rendicontazione del Po Fesr 2007-2013.