Taormina, il torrente Sirina sarà più sicuro: progetto alla Regione per il via libera
di Andrea Rifatto | 25/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/03/2025 | ATTUALITÀ
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La parte terminale del torrente Sirina
Bisognerà aspettare i tempi burocratici della Regione per ottenere il via libera alla sistemazione idraulica del torrente Sirina a Taormina, opera attesa da molti anni. L’intervento è stato finanziato dal Patto per il Sud con 2 milioni 450mila euro, di cui 1 milione 688mila 943 euro per i lavori, e a gestire la procedura è il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico. Attualmente la pratica è all’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente per la Valutazione di impatto ambientale comprensiva della Valutazione di incidenza, nell’ambito del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), e nei giorni scorsi si è conclusa la fase di verifica della completezza documentale e si sono aperti i termini per le osservazioni del pubblico. Parallelamente l'Autorità di Bacino ha chiesto chiarimenti e integrazioni. Cosa prevede il progetto. L'elaborato redatto dall’ingegnere Giuseppe Rizzo prevede di agire su un tratto lungo 974 metri, rispetto ai 4,5 km totali del torrente Sirina, nel tratto urbano di Villagonia per una lunghezza di 809 metri a partire dal mare e alle quote superiori per altri 165 metri. Proprio in corrispondenza del tratto terminale dell’asta torrentizia, intensamente urbanizzata, si è venuta a creare la situazione più critica sotto il profilo della funzionalità idraulica, visto che in questo punto il torrente ha completamente perso il suo carattere originario per effetto di interventi di antropizzazione e l’acqua scorre fra due sistemi di costruzioni abitative, i cui fronti distano circa 10 metri, con lo spazio occupato da una banchina in calcestruzzo utilizzata per alcuni accessi al complesso edilizio e anche da passerelle attraversanti il residuo alveo, in realtà un vero e proprio canale, verso la riva opposta. Come si interverrà. Le opere saranno avviate con la risagomatura dell’alveo, limitata alla sola tratta urbana del torrente e realizzata con interventi pienamente stabilizzanti, poco riduttivi delle sezioni idrauliche nella misura più ridotta possibile, con la costruzione di muri di sostegno in gabbioni vivi sormontati da muretti in calcestruzzo sagomati a new jersey opportunamente integrati, con i quali aumentare la sezione idraulica e rendere sicura la circolazione carrabile e pedonale a salvaguardia dell’ambiente. Per regolare idraulicamente il deflusso delle acque (consentire il deflusso della portata di massima piena e contenere la velocità dell’acqua nella misura conveniente) occorre regolare la pendenza longitudinale di fondo alveo, portandola nel tratto prossimo alla foce al 2% ed in quello successivo fino al 4%: dunque è stato previsto di introdurre nove briglie di risalto di altezza variabile contenuta fra circa uno e due metri, da realizzare, per ragioni ambientali, in gabbioni con fondazione diretta nell’alveo. Con questi provvedimenti la velocità, nelle condizioni di massima piena e per i periodi limitati in cui questa potrà essere in atto, raggiungerà valori tra 8,3 e 14,5 metri/secondo. Inoltre verrà asportato il detrito da sovralluvionamento e si interverrà con la risistemazione della via Sirina e interventi di terrazzamento nei versanti della parte alta dell’asta torrentizia, al fine di ridurre drasticamente la formazione della massa detritica che, in caso contrario andrebbe ad intasare periodicamente l’alveo del torrente.