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Taormina. L'Ars salva l'Ufficio del Servizio turistico
di Redazione | 01/05/2015 | ATTUALITÀ
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Palazzo Corvaja. A destra l'on. Pippo Currenti
L’Assemblea Regionale Siciliana salva l'ufficio del Servizio turistico di Taormina e Giardini-Naxos. A puntare le attenzioni sulla questione è stato il deputato regionale Pippo Currenti di Sicilia Democratica, che ha presentato un emendamento per sopprimere un comma della nuova Finanziaria regionale che prevedeva un numero massimo di un ufficio per ogni ambito territoriale, coincidente, appunto, con ciascuna ex provincia. "Questa norma - ha spiegato Currenti - che avrebbe rappresentato l'abolizione degli uffici del comprensorio turistico, adesso non si trova più nella nuova Finanziaria. Se fosse stata approvata avrebbe rappresentato l'abolizione di presidi storici come sono quelli del nostro comprensorio". Il Servizio Turistico regionale di Taormina ha sede nello storico Palazzo Corvaja, mentre l'Unità operativa di Giardini Naxos è attiva sul Lungomare Tysandros: svolge attività d'informazione ed assistenza al turista, rilevazione statistica delle presenze turistiche, promozione e realizzazione di eventi volti ad incrementare il movimento turistico, a destagionalizzare la domanda ed a promuovere il soggiorno dei turisti., assistenza, consulenza e supporto tecnico agli operatori turistici pubblici e privati, monitoraggio, ispezione e controllo delle attività turistiche e delle manifestazioni sportive in collaborazione con il Dipartimento Turismo.
Un ufficio questo, così come sottolineato, dagli albergatori taorminesi, che deve fornire informazione agli oltre 2milioni e mezzo di contatti turistici che frequentano la Città del Centauro. È considerata necessaria, dunque, la presenza, di un punto preposto che continui a svolgere questo ruolo fondamentale. Nei giorni scorsi la preoccupazione era alta, perché si era prospettata un'eclatante chiusura dello storico ufficio dei servizi turistici a seguito di una proposta della Giunta regionale guidata dal presidente Rosario Crocetta. Un'istanza del Governo isolano voleva cambiare il testo della Legge regionale numero 10 del settembre 2005. Quella proposta, adesso, è stata scongiurata.