Taormina, la raccolta rifiuti va avanti con le modalità estive: costerà altri 80mila euro
di Andrea Rifatto | 22/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/09/2023 | ATTUALITÀ
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Una scelta a garanzia del decoro e dell'igiene
Le acque sembrano essersi calmate, ma non è escluso che presto possano esserci altri momenti “caldi” nel rapporto tra l’Amministrazione comunale di Taormina e la società campana Tekra, che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e dei servizi ambientali. Intanto la giunta del sindaco Cateno De Luca, su proposta dell’assessore all’Ambiente Antonio Lo Monaco, ha deciso di prolungare le modalità di raccolta del periodo estivo fino al 31 ottobre, visto che le presenze turistiche sono ancora numerose e molte attività continuano a lavorare con ritmi da alta stagione. La modifica in vigore già da aprile riguarda in particolare l’orario di raccolta porta a porta, che rimane anticipato alle 4 anzichè alle 6, così come viene mantenuta l’estensione della raccolta differenziata domenicale a tutte le frazioni di scarti, ossia carta, plastica, vetro, cartone e secco indifferenziati. Nei giorni scorsi l’ingegnere Massimo Puglisi, responsabile dell’Ufficio tecnico, su disposizione dell’Amministrazione ha così chiesto alla ditta Tekra di proseguire il servizio estivo fino al 31 ottobre e ha chiesto il preventivo dei costi aggiuntivi, calcolati dall’impresa in 79mila 908 euro per coprire il servizio sette giorni su sette con l’impiego di sei unità lavorative. Una spesa ritenuta necessaria da Palazzo dei Giurati a garanzia del decoro e dell’igiene della città e così l’importo è stato assegnato dalla giunta all’Ufficio tecnico. Nelle scorse settimane l’esecutivo De Luca ha contestato alla ditta numerose inadempienze contrattuali nell’esecuzione dei servizi e ha dato mandato al responsabile dell’Area Tecnica di affidare ad altre società, finora non individuate, la rimozione di tutti i rifiuti abbandonati dal territorio e la consegna del kit di mastelli per la raccolta differenziata porta a porta con la creazione della banca dati. L’obiettivo potrebbe essere quello di arrivare all’interruzione del rapporto con la società campana, tanto che è stato deciso di supportare gli uffici comunali, tramite consulenza legale esterna, nelle attività di contestazione “ai fini della plausibile risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento”. A tale scopo stati assegnati 10mila euro ed è stato nominato l’avvocato Andrea Battaglia del Foro di Catania, mentre altri 1.500 euro sono stati stanziati per incaricare un legale che si occupi della redazione della denuncia-querela da inoltrare all’autorità giudiziaria.