Taormina, la vendita degli immobili resta un obiettivo: il Parco stanzia le prime risorse
di Andrea Rifatto | 19/12/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/12/2023 | ATTUALITÀ
1064 Lettori unici
Palazzo Badia Vecchia
Solo un accenno, perchè la discussione entrerà nel vivo nei prossimi mesi, ma è bastato per avere la conferma che la strada intrapresa continua ad essere percorsa senza marce indietro. L’Amministrazione comunale di Taormina ribadisce la volontà di voler vendere alcuni edifici pubblici, i locali dell’ex “La Giara” e il Palazzo Badia Vecchia, dopo aver già provveduto nei mesi scorsi ad inserirli nel Piano delle alienazioni immobiliari per un totale di 17 milioni di euro, annunciando l’ipotesi di creare una scuola di archeologia, suscitando proteste e polemiche in città da parte di coloro che ritengono una scelta profondamente errata la dismissione di parte del patrimonio storico della Perla. Il tema è stato toccato dal sindaco Cateno De Luca durante la presa d’atto in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2024-2026 del Parco archeologico di Naxos-Taormina, approvato dal Comitato tecnico-scientifico, dove tra le voci in uscita sono stati previsti anche 4 milioni 211mila 968 euro per l’anno 2024 (ma viene ricordato che il programma è triennale) “per il possibile acquisto del patrimonio immobiliare del Comune - ha scritto la direttrice Gabriella Tigano nella nota inviata a Palazzo dei Giurati - del quale è stato proposto l’acquisto al Parco di Naxos-Taormina (Badia Vecchia, stabile via Umberto Ufficio tributi ed ex locale La Giara)”. Inoltre sono stati stanziati nel bilancio 600mila euro da trasferire ai Comuni nel cui territorio ricadono i siti del Parco, secondo la norma regionale che prevede il versamento del 15% degli incassi della vendita dei biglietti d’ingresso per potenziare i servizi di viabilità, sicurezza, decoro urbano, raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti e promozione turistica: risorse che in larga parte andranno a Taormina, visto che gli incassi principali dello sbigliettamento derivano dagli ingressi al Teatro Antico. "Per Palazzo Badia Vecchia e l’ex ‘La Giara’-Ufficio tributi siamo partiti con l’affidamento dell’incarico per effettuare la catastazione - ha detto in aula il sindaco De Luca - poi verrà fatta una valutazione dall’Agenzia delle Entrare che stimerà i beni e successivamente ci sarà la vendita. In futuro potremo aprire il dibattito in futuro in Consiglio comunale e spiegheremo il perchè della vendita, quali sono le alternative, i benefici e i costi di una strada intrapresa che riteniamo sia la più logica e coerente”. Per procedere alla regolarizzazione degli edifici è stato affidato l’incarico di accatastamento, aggiornamento cartografico e relative trascrizioni e volture catastali ad un professionista esterno, il geometra Daniele Triolo di Santa Teresa di Riva, per una spesa totale di 10mila 394 euro, in quanto “l’organico dell’Ente non consente di effettuare l’accatastamento utilizzando il proprio personale - ha specificato l’Ufficio tecnico - e non vi sono attrezzature e strumentazioni idonee”. Una procedura attuata d’urgenza perchè “propedeutica alla vendita degli immobili e per evitare danni erariali nei confronti dell’Ente e sanzioni da parte dell’Agenzia del Territorio per la mancata presentazione, ai fini fiscali, della relativa dichiarazione di aggiornamento catastale”.