Giovedì 21 Novembre 2024
Il sindaco avvisato affinché non assuma iniziative senza un confronto con la categoria


Taormina, l'Associazione balneare diffida De Luca: "Non ha competenza sulle concessioni"

di Andrea Rifatto | 24/09/2024 | ATTUALITÀ

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La baia di Mazzarò con tanti lidi balneari

Drizzano le orecchie le associazioni dei balneari dopo i provvedimenti annunciati dall’Amministrazione comunale di Taormina. L’Associazione Turistica Balneare Siciliana, nel tutelare gli interessi dei propri associati e dei concessionari balneari, è intervenuta dopo la delibera di giunta approvata nei giorni scorsi con la quale l’esecutivo guidato dal sindaco Cateno De Luca ha deciso di intervenire nella gestione del demanio marittimo, effettuando un riordino complessivo delle attività relative all’utilizzo del demanio marittimo, alla luce di numerose concessioni (annuali e provvisorie) e della delicatissima situazione di accesso e utilizzo degli spazi, ma soprattutto una ricognizione delle concessioni demaniali private allo scopo di ridurne le estensioni, come annunciato già a fine luglio dal primo cittadino: «Per il 2025 avvieremo già a dicembre un tavolo tecnico con la Capitaneria di Porto - aveva annunciato De Luca -  per disciplinare le concessioni balneari: gli spazi per la pubblica balneazione sono ridotti e non è accettabile che siano occupati dai natanti e la spiaggia pubblica scompaia, alcune concessioni dei privati si dovranno restringere». Sulla questione arriva la replica dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana con il presidente Antonio Firullo: «Diffidiamo il sindaco nell’avviare iniziative che riguardano i concessionari del Demanio marittimo nel territorio di pertinenza del comune di Taormina - scrive l’associazione - senza il coinvolgimento delle categorie del settore e dei concessionari». 

Firullo ricorda poi alla giunta e in particolare al primo cittadino la disciplina relativa alle spiagge: «Il demanio marittimo appartiene esclusivamente alla Regione siciliana-Assessorato al Territorio e Ambiente che ne rilascia il titolo concessorio - esordisce - e i Comuni costieri della Sicilia, a differenza del resto d’Italia, non hanno alcun potere sul demanio marittimo, ma come previsto dalla legge possono esclusivamente avviare un procedimento di pianificazione delle aree sul demanio marittimo attraverso il Pudm (Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo) che deve essere approvato dalla Giunta, dal Consiglio e dall’Assessorato regionale del Territorio e Ambiente per essere attuativo. Per legge il Comune di Taormina, come tutti i Comuni costieri della Sicilia - prosegue il presidente dell’Atbs - deve pianificare la spiaggia di sua pertinenza attenendosi scrupolosamente alle Linee Guida della Regione Sicilia per la redazione dei Pudm che prevedono l’occupazione del 50% per la spiaggia data in concessione e il 50% per la spiaggia libera; qualsiasi modifica delle concessioni esistenti può essere chiesta esclusivamente dal concessionario alla Regione dal portale pubblico ai sensi dell’art. 24 del Codice della navigazione». Il rappresentante dei balneari sottolinea inoltre come sia certo che le concessioni esistenti sul litorale di pertinenza del comune di Taormina siano state autorizzate secondo la legge, senza una “imposizione selvaggia” e da qui arriva la diffida al primo cittadino dall'adottare decisioni senza prima confrontarsi con gli addetti ai lavori.


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