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Taormina, l’Isola Bella negli itinerari regionali del turismo religioso
17/03/2016 | ATTUALITÀ
17/03/2016 | ATTUALITÀ
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La riserva naturale Isola Bella
Le riserve naturali “Isola Bella” di Taormina e “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi” di Aci Trezza, gestite dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania, sono state inserite nel fitto calendario di iniziative “Cammini sacri di Sicilia” nell’ambito del progetto di eccellenza “Culto e cultura: itinerari di turismo religioso”. Il progetto dell’assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo ha lo scopo di sviluppare un efficiente sistema di accoglienza e di accesso dedicato al segmento del turismo religioso e di promuovere una rete regionale di itinerari culturale-religiosi finalizzati alla realizzazione di pacchetti turistici tematici. Rno Isola Bella, Taormina Rni Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi, Aci Trezza
Nel dettaglio la Riserva naturale orientata “Isola Bella” di Taormina è stata inserita nell’itinerario denominato “La greenway verso Madonna della Rocca” che prevede la visita della “Perla del Mediterraneo” e successivamente del Santuario Madonna della Rocca, che si trova sul ripido monte che sovrasta il particolare centro turistico internazionale caratteristico per il paesaggio naturale, le bellezze marine ed i monumenti storici.
La Riserva naturale integrale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi” di Aci Trezza, invece, è stata inserita nell’itinerario “Sulle orme degli anacoreti sull’Isola Lachea” grazie a cui i visitatori potranno ammirare, proprio sull’isolotto ciclopico, la particolare grotta che ha ospitato il Beato Rufino e l’Anacoreta Giovanni, eremiti cristiani del V e VII secolo. Un luogo meglio noto, non a caso, come la “Grotta dell’Eremita”. Per prenotare la visita guidata basta contattare il Cutgana (095.6139260, visite.cutgana@unict.it).
L’Isola Bella, considerata la "Perla del Mediterraneo", è stata dichiarata nel 1984 monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio. Nel 1998 è stata elevata al rango di riserva naturale (rientra anche nei Siti di Interesse Comunitario). La riserva si estende per 10,49 ettari tra il Capo Sant’Andrea ed il Capo Taormina ed è caratterizzata dalla presenza della specie endemica Podarcis sicula medemi, lucertola dalla tipica colorazione rossa del ventre. Ricca anche l’avifauna rappresentata da uccelli marini (Gabbiano Reale, Gabbiano Corso, Martin Pescatore) e da quelli legati agli ambienti delle pareti rocciose (Falco pellegrino, Passero solitario, Rondone maggiore). Numerose anche le essenze endemiche di rilevante interesse scientifico come il Garofano rupicolo, il Cavolo biancastro, il Vedovino delle scogliere e il Limonium jonicum (esclusivo delle rocce marittime situate attorno all’isola e nel prospiciente Capo Taormina).
La riserva è stata istituita nel 1998 al fine di "conservare e tutelare la vegetazione algale e la fauna dei piani dal sopralitorale all'infralitorale, nonché al fine di salvaguardare la lucertola endemica Podarcis sicula ciclopica, Taddei". L'Isola Lachea, costituita prevalentemente da rocce basaltiche in più punti sormontate da argille pleistoceniche metamorfosate, è la più grande fra le Isole dei Ciclopi, ed è di origine vulcanica legata alle prime eruzioni sottomarine nel golfo di Acitrezza, risalenti a circa 500.000 anni fa. Secondo la leggenda l'origine è da imputare ai massi lanciati da Polifemo contro la nave di Ulisse-Nessuno. Oltre agli uccelli, presenti sia con specie stanziali che di passo, ed alla lucertola endemica Podarcis sicula ciclopica la fauna della riserva annovera numerosi invertebrati tra cui Isopodi, Diplopodi, Collemboli, Coleotteri, Imenotteri, Ortotteri e Lepidotteri, ed una ricca fauna e flora sommerse.