Mercoledì 30 Ottobre 2024
Il comandante revoca l'ordinanza sui cinque stalli. Interrogazione della minoranza


Taormina, Lo Presti fa dietrofront sui parcheggi: scambio al vetriolo con Bartorilla

di Andrea Rifatto | 20/10/2023 | ATTUALITÀ

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Lo Presti ha giudicato quella di De Luca come una direttiva

Alla fine l’ha spuntata il sindaco, ma a Palazzo dei Giurati i rapporti non saranno più come prima. Il caso dei cinque stalli di parcheggio riservati alla Polizia locale di Taormina, realizzati in piazza San Domenico De Guzman con ordinanza del 7 ottobre del comandante Daniele Lo Presti, si chiude con la “vittoria” di Cateno De Luca, che venerdì scorso ne ha chiesto l’eliminazione per non sottrarre parcheggi alla pubblica fruizione. Il comandante ha infatti revocato la sua ordinanza dirigenziale al termine di un botta e risposta interno al municipio, che non mancherà di lasciare strascichi. Dopo la segnalazione verbale del sindaco e di altri amministratori, il segretario Giuseppe Bartorilla aveva definito l’ordinanza “abnorme e sprovvista di adeguata ed appropriata motivazione”, facendo presente “la competenza del sindaco e della giunta in materia di regolamentazione della circolazione nei centri abitati” e invitando Lo Presti ad annullarla in autotutela “poiché ritenuta dal sindaco e dallo scrivente illegittima e inopportuna”. Il comandante ha fatto presente nella revoca che “spetta al dirigente comunale competente e non al sindaco l’adozione di provvedimenti emanati ai sensi del Codice della Strada e che tale potere è espressione di una prerogativa gestionale, sprovvisto di alcun contenuto politico e che il segretario Bartorilla non ha alcuna competenza in materia”. Una decisione, quella di realizzare gli stalli di fronte all’hotel San Domenico, assunta anche perchè “la nuova Amministrazione ha impostato la linea politica su un concetto di forte pedonalizzazione del corso Umberto I, al di fuori degli orari di carico scarico, invitando il comandante a disporre affinché gli agenti in servizio automontato evitino di far sostare le auto d’istituto nei pressi del Comando come da prassi consolidata e come, tuttavia, previsto dalle norme del Codice della strada”.

Dunque seppur il provvedimento che ha disposto la realizzazione degli stalli sia ritenuto dal comandante Lo Presti “motivato, legittimo, opportuno ed espressione di buona amministrazione”, la nota del segretario è stata giudicata come una direttiva del sindaco ai sensi della Legge quadro 65 del 1986 sull'ordinamento della Polizia locale, alla quale il comandante del Corpo deve attenersi. E così è arrivata la revoca, con il ripristino dello stato dei luoghi. Daniele Lo Presti ha comunque specificato di aver informato il 6 ottobre il sindaco, tramite messaggio, sull’intenzione di risolvere i problemi logistici con l’individuazione di un’area pubblica, nelle immediate vicinanze del Comando, da destinare alla sosta dei veicoli di servizio, ma di non aver ricevuto un pronto riscontro, così come di aver fatto presente a sindaco e segretario, già il 25 settembre, le criticità logistico-funzionali. Una vicenda legata anche alla mancata autorizzazione agli operatori di Polizia locale ad accedere, a titolo gratuito, al parcheggio Porta Catania, che secondo Lo Presti ha creato un notevole disservizio per l’approntamento ed il passaggio di consegne quotidiane del servizio pubblico. Ora le auto torneranno al parcheggio Porta Catania o sarà trovata un’altra soluzione? Ieri i consiglieri di minoranza Francesca Gullotta, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek e Mariarita Sabato hanno presentato un’interrogazione al sindaco De Luca per sapere “chi dovrà pagare i costi della segnaletica verticale e orizzontale e il ripristino dei luoghi, che benché di limitata entità non possono essere a carico dei cittadini che assistono impotenti a questi cambiamenti di umore degli amministratori”, riservandosi di approfondire tutti gli aspetti della logistica dei servizi essenziali della Polizia locale, sia per quanto riguarda il ricovero dei mezzi che per l’efficienza dei locali dove sono situati gli uffici.


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