Sabato 19 Ottobre 2024
Azioni giudiziarie promosse durante il dissesto: la più importante è contro la Regione


Taormina, l'Osl consegna al Comune tre contenziosi: mancano all'appello 3,4 milioni

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Mancano i proventi di 2014, 2015 e metà 2016 dei biglietti

Passano nelle mani del Comune di Taormina le azioni giudiziarie promosse negli ultimi tre anni dall’Organismo straordinario di liquidazione. Con la chiusura del dissesto finanziario, l’Amministrazione comunale ha deliberato di subentrare nei procedimenti giudiziari ad oggi pendenti a tutela delle ragioni dell’ente, autorizzando il sindaco a sottoscrivere le procure in favore dei professionisti già individuati dall’Osl e il segretario generale a porre in essere gli atti necessari a rendere efficace ed operativo il subentro. Tre i contenziosi in corso avviati durante la fase dissestuale, tutti legali al recupero di crediti vantati dal Comune per circa 3,4 milioni di euro. L’azione principale è stata innescata contro l’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana per il riconoscimento al Comune di Taormina di una parte dei proventi degli spettacoli al Teatro Antico: la commissione di liquidazione, infatti, ha deciso un anno fa di proporre un’azione nei confronti della Regione per recuperare le somme dovute secondo quanto previsto dalla Legge regionale 10/1999, che stabiliva l’assegnazione ai Comuni di una quota fino al 30% dei proventi della vendita dei biglietti agli enti che garantivano agli eventi la fornitura di beni e servizi. Applicando la normativa, modificata nel 2015 prevedendo il versamento in forma anticipata dell’80% sugli introiti dell’anno precedente e cancellata nel 2016 quando è stato deciso il versamento del 30% direttamente all’Assessorato, a Palazzo dei Giurati non sono mai state versate le somme della vendita dei biglietti di ingresso al Teatro Antico per gli anni 2014 (saldo residuo di 706mila 117 euro), 2015 (1 milione 463mila 352 euro) e 2016 (primo semestre 705mila 271 euro) per un totale di 2 milioni 874mila 741 euro mancanti nelle casse comunali. Per il recupero delle somme, l'Osl ha conferito incarico all’avvocato Giovanni De Nigris di Casarano (Lecce). 

Un’altra azione è finalizzata a recuperare la somma di 530mila euro (oltre interessi legali da ogni singola scadenza fino al soddisfo) dovuta dalla signora Manuela Stefania Ferrara, in proprio e nella qualità di titolare del “Ferrara Bar di Ferrara Manuela Stefania”, come stabilito dalla sentenza del Tribunale di Messina per il mancato pagamento dei canoni di locazione dei locali al piano terra del municipio: del 10 giugno 2022: per il recupero delle somme è stato conferito incarico all'avvocato Davide La Rosa di Taormina, impegnando la somma di 7mila euro con un acconto già liquidato di 3mila 588 euro. Altri 2mila 738 euro sono dovuti al Comune dal signor Alfio Messina, condannato alla rifusione delle spese processuali sostenute dall’ente, e in questo caso incaricato del recupero delle somme è l’avvocato Carlo Mastroeni di Roccalumera per una spesa di 610 euro. Intanto il sindaco Cateno De Luca ha convocato una conferenza stampa per lunedì 21, alle 11.30 nell’aula consiliare, per discutere del completamento del percorso di fuoriuscita dal dissesto dell’ente e condividere i risultati raggiunti e il fondamentale contributo dell’Organismo straordinario di liquidazione, al quale sarà rivolto un saluto di commiato e ringraziamento per il prezioso lavoro svolto a beneficio della comunità.


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