Giovedì 21 Novembre 2024
Dopo l'interrogazione all'Ars, la direzione sanitaria spiega l'organizzazione interna


Taormina, l'ospedale replica a Sud chiama Nord: "Nessuna carenza al pronto soccorso"

di Andrea Rifatto | 11/07/2024 | ATTUALITÀ

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Oltre 9.000 accessi nei primi sette mesi

La denuncia è arrivata nei giorni scorsi dal gruppo parlamentare di Sud chiama Nord all’Ars, con un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessora della Salute nella quale è stato evidenziato che l’ospedale di Taormina è da anni al centro di un’operazione di depauperamento delle risorse umane e strumentali che ne mettono a rischio il futuro e portano disagi ad un ampio bacino di utenza, con il pronto soccorso che soffre una grave carenza di personale medico e infermieristico particolarmente critica durante la stagione estiva, quando il flusso turistico supera il milione di presenze annue. Una prima risposta alle richieste di potenziamento avanzate dai deputati del partito guidato dal parlamentare e sindaco della città, Cateno De Luca, arriva adesso dai vertici del "San Vincenzo". "Svolte le opportune verifiche con il responsabile facente funzioni dell’Unità operativa complessa - esordisce il direttore sanitario Paolo Cardia - appare doveroso rilevare che allo stato presso il pronto soccorso del polo ospedaliero di Taormina risultano in servizio 11 dirigenti medici, alcuni dei quali svolgono le loro attività con le limitazioni di legge, mentre altri risultano assenti per malattia”.

"Tali carenze di personale vengono regolarmente compensate dagli altri dirigenti medici - prosegue Cardia - grazie alla garanzia deturni aggiuntivi, alcuni dei quali effettuati anche da dirigenti medici dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale e comunque vengono garantiti due dirigenti medici per turno di servizio”. Il direttore sanitario fornisce anche i dati degli accessi al pronto soccorso evidenziando come rispetto al 2023 siano rimasti invariati: lo scorso anno infatti, nel periodo dall’1 gennaio all’8 luglio, sono stati 9.136, contro i 9.675 dello stesso periodo del 2024. “Nel corso degli anni sono state predisposte ed esperite dal competente ufficio di risorse umane le procedure di arruolamento a tempo indeterminato per le figure specialistiche di medicina d’urgenza - conclude Paolo Cardia - che tuttavia non sono state in grado di soddisfare il fabbisogno aziendale, mentre per il reclutamento degli specializzandi si attende il riscontro da parte delle singole strutture universitarie”.


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