Giovedì 21 Novembre 2024
L'ormai ex comandante rimosso dalla Polizia locale. Si preannuncia una battaglia legale


Taormina, l'ultimo affondo di De Luca: Lo Presti silurato e trasferito in altro ufficio

di Andrea Rifatto | 06/09/2024 | ATTUALITÀ

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Lo Presti e De Luca con il... piccone

L’operazione siluramento è completata. Taormina non ha più un Corpo di Polizia locale nè un capo, trasferito persino in un altro settore del municipio. L’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca chiude il cerchio e porta a termine la destituzione del comandante Daniele Lo Presti, al quale sabato scorso è stato revocato l’incarico di titolare della Polizia locale. Soppresso il Corpo ed istituito il Servizio, inserito nell’Area amministrativa-Affari generali-Servizi sociali e demografici-Servizio di Polizia locale, il sindaco ha nominato come responsabile l’ispettore capo Giuseppe Cacopardo, già vicecomandante, ritenuto in possesso dei requisiti morali e professionali per poter svolgere l’incarico, fino al 31 dicembre 2025, anche con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, con il sindaco o l’assessore da lui delegato che impartirà le direttive, vigilerà sull'espletamento del servizio e adotterà i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti, ai quali il responsabile e tutto il personale appartenente alla Polizia locale dovranno attenersi. Una nomina che non ha tenuto conto delle qualifiche, visto che Lo Presti ricopre un grado più alto, e che ha rappresentato il primo importante segnale della volontà di metterlo definitivamente da parte. Poco dopo è giunta la conferma, con il provvedimento di assegnazione delle risorse umane alle Aree organizzative e al Servizio di Polizia locale, firmato dal segretario generale Giuseppe Bartorilla: l’ex comandante Daniele Lo Presti, infatti, è stato destinato all’Area Tecnica, alla quale il primo cittadino ha posto al vertice l’ingegnere Vincenzo Barbagallo, con decorrenza dall’1 ottobre in quanto attualmente è in congedo parentale. Una decisione che il funzionario è intenzionato a contestare impugnandola davanti al giudice, in quanto vincitore di concorso pubblico per ufficiale di Polizia locale, ritenendo che non possa essere destinato all’Ufficio tecnico dopo anni al vertice del Corpo taorminese. 

Un epilogo di uno scontro iniziato nei mesi scorsi, quando il sindaco Cateno De Luca ha definito il comandante inadeguato al suo ruolo, contestandogli anche la scelta di chiedere il congedo parentale a luglio e agosto «lasciando allo sbando la comunità - ha detto allora - una decisione che rappresenta la conclusione del suo rapporto di correttezza con la comunità stessa, non gode più della mia fiducia e sarà messo nero su bianco”. I tempi dei blitz diurni e notturni dei primi mesi di mandato sembrano lontanissimi, così come gli encomi per la gestione dell’estate 2023. Con il passare dei mesi il rapporto tra sindaco e comandante si è incrinato e la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbero stati gli interventi del comandante per contestare irregolarità all’interno di strutture comunali, come l’ufficio abusivo alla funivia e il cantiere senza alcune autorizzazioni per i bagni di San Pancrazio, quest’ultimo posto sotto sequestro proprio dalla Polizia locale. Una figura, quella del comandante, che il sindaco si è evidentemente reso conto di non poter gestire e che ha preferito mettere all’angolo.


COMMENTI

Giuseppe Pistone | il 06/09/2024 alle 10:15:25

Mi chiedo che fine abbia fatto nella pubblica amministrazione, ed in particolare negli enti locali, la tanto decantata separazione, costituzionalmente rilevante, fra compiti, funzioni e responsabilità propri dei politici e compiti, funzioni e responsabilità propri dei funzionari, per un giusto bilanciamento dei poteri e, soprattutto, per il rispetto e la salvaguardia della dignità umana, professionale e funzionale di ognuno. Non possiamo assistere inermi ad una sempre più dilagante deriva pervasiva della politica in ogni più minuscolo assetto della società e delle attività umane.

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