Giovedì 26 Dicembre 2024
La società esclusa contesta le procedure del Comune. La minoranza critica l'inaugurazione


Taormina, nuova battaglia sul Palacongressi: "Aditus" presenta un altro ricorso al Tar

di Andrea Rifatto | 16/11/2023 | ATTUALITÀ

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Venerdì scorso il taglio del nastro

Si apre un nuovo capitolo nella battaglia legale tra il Comune di Taormina e la “Aditus Srl”, alla quale è stata revocata la gestione del Palazzo dei Congressi. La società con sede a Torino ha infatti presentato un altro ricorso al Tar di Catania chiedendo questa volta l’annullamento, previa sospensione, della determinazione dirigenziale del 23 ottobre con la quale il segretario comunale Giuseppe Bartorilla, nella qualità di responsabile dell’Area Amministrativa, ha dichiarato concluso il procedimento di annullamento dell’aggiudicazione della concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali e di organizzazione degli eventi da svolgere al Palacongressi e di tutti gli atti della procedura di gara, dall’indizione alla conclusione. La giunta ha autorizzato il sindaco Cateno De Luca a costituirsi in giudizio e Bartorilla ha individuato per la difesa gli avvocati Gaetano Callipo e Santi Delia, che hanno trasmesso i preventivi per una spesa di 9mila 675 euro ciascuno: contattati dal Comune, che ha fatto presenti le difficoltà economiche dell’ente, hanno poi accettato gli incarichi con un compenso ridotto di 5.000 euro, per una spesa totale di 10mila euro. Un secondo contenzioso che fa seguito a quello attualmente pendente al Cga di Palermo, che ha visto finora la “Aditus” vincitrice con l’annullamento delle revoche disposte dal Comune a giugno. Secondo l’Amministrazione comunale, che ha intrapreso la strada dell’annullamento totale dell’intera procedura indetta nel 2022 per individuare un operatore privato, vi sono comunque “gravi ed insanabili violazioni di legge, autonome ed ulteriori rispetto alle ragioni indicate nella sentenza del Tar” e tali da “inficiare radicalmente l’intera procedura di gara e gli atti consequenziali di aggiudicazione e di consegna sotto riserva di legge”.

Nel provvedimento che adesso “Aditus” chiede al Tar di annullare sono contestate diverse illegittimità riguardanti il valore della concessione, la sottostima del valore dell’importo a base di gara (canone annuo da 44.000 euro) e altre anomalie di carattere economico e tecnico, con la conclusione che “il permanere dell’aggiudicazione definitiva e la conseguente stipula del contratto comporterebbe un gravissimo pregiudizio per l’Amministrazione comunale, che subirebbe un grave ed ingiustificato danno patrimoniale ed economico, con lesione dei principi di efficacia, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa nel settore della corretta gestione dei beni del patrimonio comunale”. Sul Palacongressi fresco di inaugurazione interviene nuovamente la minoranza consiliare: “Ci siamo chiesti cosa si sta inaugurando, considerato che il Palazzo dei Congressi è stato l’unico bene infrastrutturale che il G7 ha lasciato alla città di Taormina - ha commentato la capogruppo Francesca Gullotta - in virtù di un  investimento del Governo di 4 milioni e 185mila euro, che ha permesso di ristrutturare completamente l’edificio di piazza Vittorio Emanuele, costruito nel 1981. Tutti sappiamo che i lavori erano stati portati a termine dai militari dell’Aeronautica militare, sotto la supervisione del prefetto Riccardo Carpino. Il miglioramento sismico, certamente utile e necessario - aggiunge - appare piuttosto un ulteriore tassello per completare quanto lasciato in sospeso dal G7 e quindi risulta fuorviante parlare di inaugurazione per un sito che è stato costruito più di 40 anni fa e che nonostante alcuni periodi di chiusura, non ha mai smesso di essere operativo e attivo”.


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